Esposto del Codacons sulle puzze alla ditta Tagliabue di Villasanta

Intanto questa sera, mercoledì, è in programma la prima riunione del comitato di cittadini di San Fiorano

Esposto del Codacons sulle puzze alla ditta Tagliabue di Villasanta
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La questione puzze alla ditta Tagliabue di Villasanta si allarga.

Dopo le lamentele dei cittadini residenti in via Alighieri, oggi il Codacons ha annunciato che presenterà un esposto alla Procura della  Repubblica per verificare o meno se vi sia inquinamento ambientale dai pneumatici stoccati sul piazzale della ditta di San Fiorano.

Il comunicato stampa del Codacons

"A Villasanta, e più precisamente nel quartiere di San Fiorano, dall’inizio dell’estate l’aria appare irrespirabile: la causa di tali disagi è attribuibile ad uno stoccaggio di pneumatici della ditta Tagliabue Gomme - si legge nel comunicato del Codacons - La ditta infatti avrebbe ammassato innumerevoli pneumatici senza però provvedere ad una copertura adeguata del materiale. Questo ha fatto si dunque che con il caldo estivo i pneumatici si deteriorassero, e che nell’aria si diffondesse un forte odore, che con il passare del tempo l’ha poi resa irrespirabile. Da aggiungere inoltre che tutto questo ha favorito il proliferare delle zanzare, le quali sono aumentate considerevolmente, tanto da rendere difficile per i residenti stare negli spazi verdi. I cittadini hanno più volte segnalato la situazione alle autorità, ma non vi sono stati cambiamenti che abbiano portato a significativi miglioramenti. È chiaro come tale questione debba essere risolta al più presto, poichè i residenti ad oggi sono esasperati, ed è inconcepibile che venga minata in maniera così deliberata la salute dei cittadini . Sono pertanto necessari approfondimenti sulle motivazioni che hanno portato a tale problema e al degenero delle condizioni dell’aria, nonché se sia identificabile il reato di inquinamento ambientale. Per queste ragioni il Codacons presenterà un Esposto in Procura per verificare se sia stato integrato il reato di inquinamento ambientale, nonché per individuare eventuali responsabili nella vicenda in esame."

La questione delle puzze

La problematica, che va avanti da qualche mese, è emersa in tutta la sua complessità la scorsa settimana grazie ad un post, pubblicato sulla pagina Facebook «Sei di Villasanta se...». Proprio stasera il comitato spontaeo di cittadini si riunirà  stasera, mercoledì, al Circolino di Sant'Alessandro per decidere i prossimi passi da compiere. Le criticità, dicevamo, nascono dallo stoccaggio, all’aria aperta, di migliaia di pneumatici che, da tre anni a questa parte, durante l’estate, trovano ricovero nel piazzale antistante la ditta «Tagliabue gomme».

L'azienda ha deciso di ampliare la zona dell stoccaggio degli pneumatici

Ma il problema delle puzze è nato solo recentemente, a partire dallo scorso mese di maggio, quando l’azienda ha deciso di ampliare l’area di stoccaggio pneumatici in un nuovo capannone che si trova nell’area ex Delchi, adiacente alle vie Dante e Petrarca. I residenti delle vie limitrofe all’area interessata, da allora, hanno lamentato odori molto fastidiosi generati dalle grandi quantità di pneumatici stoccati sotto pioggia, vento e sole.

"Un forte odore di gomma"

"Si tratta di un forte odore di gomma che invade le nostre abitazioni soprattutto per via del caldo di questi mesi - ha spiegato Stella Spada, portavoce del comitato di cittadini - Non sono in grado di dire se sia tossico, per questo vogliamo risposte. Si tratta della nostra salute. Senza contare il fatto che da quando hanno iniziato a stoccare gli pneumatici in quel sito, sono aumentate a dismisura le zanzare poiché, evidentemente, proliferano proprio nell’acqua piovana che si deposita all’interno dei pneumatici, trovando nelle gomme un habitat ideale. La scorsa settimana ho lanciato un messaggio su Facebook e ho raccolto già alcune adesioni. L’idea è quella di dare vita ad un comitato e, nei prossimi giorni, incontrerò gli altri membri per capire come muoverci".

Il Comune chiede l'intervento dell'Arpa

Nei giorni scorsi Spada ha portato all’attenzione dell’Amministrazione comunale la problematica relativa allo stoccaggio degli pneumatici e al loro odore. Dopo sopralluoghi effettuati dal comandante della Polizia locale Maurizio Carpanelli, il 25 luglio scorso, a seguito di altre segnalazioni, il Comune di Villasanta ha richiesto ufficialmente un intervento dell’Arpa (ente preposto) per capire se si tratta o meno di inquinamento atmosferico.
Ma la questione corre su due binari distinti. Infatti, entrambi i siti dove vengono stoccate le gomme presentano due tipi di problemi: la questione sicurezza che riguarda i rischi in caso di incendio e le molestie olfattive.

La versione dell'Amministrazione comunale

"Sotto il primo aspetto voglio sottolineare che la questione riguardante il rischio incendio è nota dal 2015 ed è gestita per competenza dal Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco che è stato puntualmente informato ufficialmente dal Comune di Villasanta nell’ottobre 2015 e nell’ottobre 2017", ha dichiarato il sindaco Luca Ornago - Su entrambi i fronti abbiamo intrapreso tutte le azioni che competono all’Amministrazione Comunale - ha aggiunto l’assessore all’Ambiente Gabriella Garatti - Sia in passato che negli ultimi mesi, quando il problema ha raggiunto livelli particolarmente intensi. Gli enti competenti stanno lavorando, ma nel frattempo stiamo anche dialogando con la proprietà per sollecitare ulteriormente un percorso che porti alla soluzione".

I primi problemi tra Comune e Tagliabue nati nel 2015

Tra l’altro, già nel 2015, l’Amministrazione comunale aveva emesso un’ordinanza per «un uso inadeguato del suolo non coperto» dell’azienda: in parole povere, oltre a diversi container, l’azienda utilizzava l’area esterna per stoccare gli pneumatici. Dopo quell’episodio però le cose non sono migliorate dal punto di vista olfattivo.

"Fin da subito, cioè da metà luglio abbiamo chiesto ad Arpa (agenzia regionale per l’ambiente) di misurare l’aria, ma ad oggi non abbiamo ancora avuto risposta - ha aggiunto il sindaco - Ora vorrei avere una risposta da Arpa e, se dovessero decidere di non fare rilevazioni, voglio sapere il perché".

 

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