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Eternit, rimpalli e carenze: bonifiche in ritardo su via Marsala
Ci vorrà ancora qualche giorno per vedere avviate le opere di rimozione
Rimpalli di responsabilità e problemi burocratici stanno ritardando l’avvio delle bonifiche dell'eternit della zona di via Marsala a Monza in cui una settimana fa venerdì 21 luglio, a seguito del nubifragio, un tetto si è scoperchiato in viale Europa 23 sparpagliando dei frammenti contenenti amianto in cortili, alberi, strade circostanti.
L'area è ancora rossa per eternit
L’area compresa tra via Marsala-Goldoni e don Minzoni è ancora transennata data la potenziale pericolosità di un prolungato contatto con il materiale e il sopralluogo delle autorità è costante, anche per rassicurare i residenti. Ci vorrà ancora qualche giorno, quindi, per vedere avviate le opere di rimozione dell’amianto (che avrebbero dovuto invece concludersi secondo l’ordinanza emessa dal sindaco Paolo Pilotto già entro il 31 luglio, lasciando poi l’area libera, cosa che di fatto molto probabilmente potrebbe non accadere).
A spiegare le difficoltà incontrate sono stati Andrea Marchì, responsabile della Mpm che coordina i lavori di messa in sicurezza assieme a Marco Marchetti.
Ci sono stati inevitabili problemi burocratici, a questo si aggiungono le difficoltà nel reperire strumentazioni come le piattaforme per salire sui tetti, senza contare che in questo momento di emergenza generale si faticano anche a trovare le aziende che provvedono allo smaltimento dell’eternit.
Le difficoltà incontrate
Sulle aree circostanti e pubbliche, la Mpm potrebbe intervenire subito di concerto con la Marinelli Strade impegnata in via Marsala. «Il problema è che ha poco senso che noi interveniamo su alberi, cortili e strade se non è ancora stato rimosso il tetto in eternit perché durante quelle operazioni potrebbe ancora sparpagliarsi materiale e noi dovremmo rifare tutto daccapo. Quindi la ditta incaricata dal condominio da cui si è staccato l’eternit deve procedere per prima con l’intervento - hanno concluso Marchì e Marchetti - Poi si procederà con balconi, piante e infine con il livello stradale».
Più spediti procedono i lavori invece su via Gorizia-Casati. «Qui essendo di proprietà pubblica la Tpm da cui si sono staccate le lastre di eternit non ci sono stati rimpalli di responsabilità e il pubblico ha autorizzato subito l’intervento e quindi si è proceduto immediatamente, è più difficile quando come in via Marsala ci sono diverse situazioni private che interagiscono con il pubblico, rallentando le operazioni», ha chiosato Marchì.