La visita nella giornata di sabato

+Europa in visita nel carcere di Monza "Condizione critica per il tasso di sovraffollamento"

Il tasso è al 170% a fronte di una media nazionale già altissima del 131%. "Piccole migliorie in una situazione così drammatica potrebbero risultare di grande aiuto"

+Europa in visita nel carcere di Monza "Condizione critica per il tasso di sovraffollamento"
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Sabato 24 agosto una delegazione del gruppo monzese di +Europa è entrata in visita alla Casa Circondariale di Monza. La visita si inserisce all’interno di una mobilitazione nazionale di +Europa con visite nelle carceri in tutta Italia.

+Europa in visita nel carcere di Monza "Condizione critica per il tasso di sovraffollamento"

L’iniziativa - si legge nella nota di +Europa - è nata a fronte della drammatica situazione nelle carceri italiane, dove decine di persone, tra detenuti e agenti, si sono tolte la vita dall'inizio del 2024. L’obiettivo non è solo quello di denunciare le condizioni dei nostri istituti, ma anche quello disostenere le proposte depositate in parlamento da +Europa per la riforma del carcere: dall'istituzione delle Case di Reinserimento sociale al diritto alla vita affettiva per i detenuti fino ai necessari interventi di depenalizzazione dei reati di lieve entità.

Sovraffollamento al 170%

“A Monza, come è ormai risaputo, la condizione della casa circondariale è critica per via del tasso di sovraffollamento al 170% a fronte di una media nazionale già altissima del 131%. Nonostante un miglioramento nelle condizioni della struttura (grazie a lavori di miglioramento come il restauro recentemente completato della ex sezione femminile ora diventata reparto LUCE a trattamento intensificato), persistono problemi di infiltrazioni e alcune problematiche notevoli come la presenza diffusa di cimici da letto. Inoltre, l’alto numero di detenuti con problemi psichiatrici complica ulteriormente la situazione non avendo il carcere gli strumenti adeguati per gestire persone con questi disturbi”, ha commentato dopo la visita in una nota il coordinatore di +Europa Monza, Giulio Guastini, che ha concluso affermando:

“Questi sono pochi dati che riflettono una situazione sempre più insostenibile per i detenuti e il personale che lavora in carcere, che riguarda non solo Monza ma tutta l’Italia. Il fatto che la situazione sia nazionale non può tuttavia essere usata come scusa per la politica locale per ignorare il problema. Piccole migliorie in una situazione così drammatica potrebbero risultare di grande aiuto. Vista anche la presenza di un solo istituto in tutta la Brianza, siamo convinti che non sia più rimandabile la nomina di un garante dei detenuti locale frutto di un accordo tra Comune di Monza e Provincia. Un’altra situazione critica su cui sarebbe possibile intervenire è l’assenza di un sistema di trasporto pubblico dalla città al carcere. Agendo su questi due ambiti si inizierebbe a intaccare la marginalizzazione del carcere creando ponti tra città e istituto e tra istituto e istituzioni.”

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