Agrate Brianza

Evade ripetutamente dai domiciliari, torna in carcere

Nel settembre dello scorso anno, armato di pistola, insieme ad una complice, aveva seminato il panico in paese rapinando alcuni passanti.

Evade ripetutamente dai domiciliari, torna in carcere
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E’ evaso ripetutamente dagli arresti domiciliari, “guadagnandosi” definitivamente il carcere.

Prelevato in casa ad Agrate e portato in carcere

E’ tornato dietro le sbarre della casa circondariale di Monza il giovane di Agrate che nel settembre del 2022, in compagnia di una ragazza, coetanea,  aveva seminato il terrore per le vie del paese mettendo a segno una serie di rapine ai danni di passanti.
I Carabinieri della stazione di Agrate sono andati a prenderlo giovedì 13 luglio nella sua abitazione dando corso ad un nuovo provvedimento del Tribunale di Monza.

Condannato per rapina, aveva ottenuto i domiciliari

Protagonista della vicenda un 23enne che, dopo l’arresto per rapina, aveva come detto beneficiato degli arresti domiciliari.
A seguito della condanna, nell’ottobre del 2022 il giovane agratese aveva ottenuto di poter scontare la pena a casa. In più occasioni però, durante i normali controlli, i carabinieri non lo avevano trovato al domicilio. E così nel gennaio scorso il tribunale aveva emesso un primo provvedimento che imponeva il trasferimento in carcere. A maggio aveva ottenuto nuovamente di scontare la parte rimanente della pena ai domiciliari. Ancora, una volta, però, l’agratese ha pensato “bene” di non rispettare le prescrizioni imposte dal Gip di Monza. E così giovedì scorso i carabinieri lo hanno di nuovo prelevato e trasferito definitivamente in carcere.

Aveva seminato il terrore in paese insieme ad una complice

Come detto il 23enne deve scontare una pena per rapina. Nel settembre del 2022 aveva seminato il panico ad Agrate. Insieme ad una complice, coetanea, impugnando una pistola, aveva terrorizzato alcuni passanti facendosi consegnare soldi e oggetti di valore. Almeno tre le aggressioni accertate nel giro di pochi minuti. Una davanti ad un bar; una nei pressi dell’ex oratorio femminile di via Mazzini, dove i due avevano rapinato un paio di persone appartenenti ad un coro, che avevano appena terminato le prove. La terza ai danni di persone ferme nel parcheggio antistante la scuola materna di via don Gnocchi. Le vittime erano riuscite ad allontanarsi in auto, incrociando poco dopo una pattuglia dei carabinieri e dando così l’allarme.

Dopo le rapine si erano nascosti nella scuola materna di Agrate

Nel contempo qualcuno aveva notato i due rapinatori scavalcare la recinzione della scuola materna. Sul posto era giunte diverse pattuglie dell’Arma. I militari avevano circondato la scuola e, dopo aver fatto irruzione, aveva scovato i due nascosti in un angolo. Con loro avevano ancora la refurtiva, la pistola e i due passamontagna che avevano utilizzato per coprirsi il viso durante le rapine. Erano quindi stati arrestati, processati e portati in carcere e successivamente trasferiti ai domiciliari, da dove il 23enne è evaso più volte aggravando sensibilmente la sua posizione.

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