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Ex carabinieri in bici per presidiare il Parco

Parte il servizio di volontariato dell’Anc. Presenza attiva e presidio visibile in città. In squadra anche l’ex comandante del nucleo a cavallo Stefano Lazzerini

Ex carabinieri in bici per presidiare il Parco
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Oltre venticinque volontari, per lo più ex Carabinieri, che prenderanno servizio in bicicletta per presidiare il Parco di Monza.

Presidio in bici per Anc

Un nuovo servizio di presenza e osservazione in bicicletta è stato avviato a Monza dal Gruppo di Volontariato dell’Associazione Nazionale Carabinieri.
L’iniziativa, ufficialmente presentata venerdì davanti alla Villa Reale, nasce con l’obiettivo di garantire una vigilanza attenta, visibile e amica nei punti più frequentati della città, con particolare attenzione al Parco di Monza, uno dei polmoni verdi più grandi d’Europa.
Il servizio rappresenta un rafforzamento concreto della collaborazione tra cittadini, istituzioni e mondo del volontariato. A evidenziarlo è stato il presidente del Gruppo Volontari Anc che fa parte della sezione monzese fondata 128 anni fa ed è attivo con iniziative solidali, culturali e sportive fin dai primi anni 2000.

Così Vito Potenza: «Questo progetto è un passo importante nel sostegno alla comunità, un presidio attivo e discreto, in grado di offrire orientamento, riferimento e aiuto - ha spiegato - I volontari faranno attività di osservazione e assistenza di coloro che si trovano all’interno del Parco e nel caso ci fossero elementi da segnalare, non avendo capacità di intervento diretto, avviseranno in tempo reale le forze dell’ordine».
Saranno 25 i volontari coinvolti, tutti con esperienze pregresse nelle forze dell’ordine o nella protezione civile.

In squadra anche l'ex comandante

Tra i Carabinieri ausiliari con esperienza consolidata c’è anche Stefano Lazzerini, storico comandante dei Carabinieri a cavallo che hanno sede proprio nel Parco di Monza. In pensione da marzo 2024, Lazzerini ha scelto di tornare operativo con entusiasmo all’età di 61 anni.
E non lo ha fermato nemmeno un brutto incidente in vespa avvenuto ad Arcore qualche giorno fa che lo ha reso ancora un po’ dolorante. «Il Parco lo conosco come casa mia: ci ho lavorato per anni, ci ho vissuto. Per me è un onore poter continuare a servire la comunità», ha spiegato.
Il progetto si inserisce in un contesto di attenzione crescente al territorio e nasce anche per rispondere alle esigenze di maggiore sicurezza percepita dai frequentatori del Parco, sempre più numerosi soprattutto nei mesi estivi.
I volontari, in sella alle bici con la livrea dell’Associazione e con la pettorina di riconoscimento, rappresentano un punto di riferimento visibile per cittadini, famiglie e turisti.
«Gireremo nel Parco, soprattutto nelle aree più critiche, lavorando su tre biciclette, ma stiamo pensando di aggiungere anche due biciclette elettriche», ha spiegato Potenza.
Proprio sui mezzi, c’è una piccola curiosità. «Ho donato personalmente due biciclette che avevo acquistato quando il primo noleggio storico del Parco stava chiudendo, adesso le abbiamo fatte allestire con le scritte e serviranno per la vigilanza nel Parco».

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