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Ex lavatoio di via Marsala, si punta a un futuro polifunzionale

Ex lavatoio di via Marsala, si punta a un futuro polifunzionale
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Da area dismessa a luogo polifunzionale di aggregazione. E’ lo sviluppo che a San Giuseppe vorrebbero vedere per l’ex lavatoio di via Marsala.

Ex lavatoio

Il tema è stato trattato anche nel corso dell’ultima seduta della consulta del quartiere San Giuseppe-San Carlo con l’ipotesi di recupero dello stabile che ha raccolto diversi consensi. A introdurre l’argomento è stato il coordinatore Sergio Visconti ma è stata Anna Brambilla, ospite dell’assise, a caldeggiare il recupero dello storico edificio.

«Da ex sancarlina ho vissuto l’epoca in cui quel luogo era un punto d’incontro - ha spiegato Brambilla - Vederlo ridotto così mi ha fatto pensare. Mi sembra un crimine lasciarlo andare. Cosa si può realizzare? Personalmente avevo in mente tanti spazi dedicati alle varie realtà, un luogo d’incontro tra varie generazioni e anche un punto di ristoro. Da semplice cittadina ho a cuore riportare quel luogo a rifiorire perché si sente l’esigenza. E’ ora di dargli nuova vita».

Il pensiero di Anna Brambilla ha trovato terreno fertile in diversi esponenti della consulta come Paola Riva che ha sottolineato la mancanza di spazi di incontro nel quartiere.

«Bisognerebbe presentare oltre al progetto anche la sua valenza funzionale - ha spiegato - Portando la proposta e l’esigenza da soddisfare. Gli anziani non hanno un punto di ritrovo e non c’è più nulla. Recuperando l’ex lavatoio faremmo un grosso servizio al quartiere e aumenteremmo le occasioni di socializzazione».

L’idea di recuperare l’ex lavatoio non rappresenta una novità assoluta. Visconti ha infatti spiegato alla consulta come già nel 2019 un gruppo di architetti avesse avanzato una proposta in tal senso per creare uno spazio ludico, con bar biblioteca digitale e giardino botanico.

«Possiamo rilanciare questo progetto - ha spiegato - Come consulta possiamo appoggiare il recupero dell’area dell’ex lavatoio».

Un'idea nata nel 2018

L’idea di elaborare un progetto di recupero è nata nel 2018.

«Durante un corso di inglese per architetti su suggerimento del nostro teacher è nata l’idea di condividere con fluidità spazi comuni per insegnamento o per altri attività culturali utilizzando edifici dismessi parte del patrimonio comunale - ha spiegato l’architetto Romana Castellini - Abbiamo individuato l’ex lavatoio come edificio inutilizzato da anni ma con caratteristiche storiche e di valenza architettonica ancora rilevante. Il progetto di valorizzazione del fabbricato e il suo possibile utilizzo per i cittadini non è stato il solo obiettivo, il secondo è stata l’innovazione tecnologica».

Il progetto prevedeva la realizzazione di uno spazio ludico, di un bar, una biblioteca digitale e un giardino botanico, che potrebbero ospitare attività temporanee da condividere come corsi e laboratori e luoghi d’incontro per vari gruppi associativi, senza dimenticare spazi dedicate al coworking. Un progetto sicuramente interessante che ora la consulta punta a riproporre all’Amministrazione comunale per restituire un luogo d’incontro al quartiere.

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