Fallita la società di Mercatone Uno: negozi chiusi
Nuovo colpo di scena (negativo) per i lavoratori, che hanno saputo nella notte su Facebook la notizia.
Fallita la società di Mercatone Uno, la Shernon Holding S.R.L.: sabato 25 maggio negozi chiusi, 1800 i dipendenti senza lavoro, oltre 50 nella sede di Cesano Maderno. Sabato sit-in di protesta.
Fallita la società di Mercatone Uno: cos’è successo
Venerdì 24 maggio 2019, il Tribunale Ordinario Fallimentare di Milano ha dichiarato fallita la Shernon Holding SRL. I dipendenti sono venuti a conoscenza del fallimento via Facebook nella notte: “Non c’è stata nessuna comunicazione ufficiale da parte dell’azienda”, ha spiegato nella nota Luca Chierici, segretario della Filcams di Reggio Emilia. Shernon Holding aveva acquisito i 55 punti vendita meno di un anno fa e circa un mese fa aveva presentato domanda di ammissione al concordato preventivo. Per il 30 maggio su Shernon-Mercatone Uno era stato convocato al ministero dello Sviluppo economico un tavolo di crisi.
Tremano 1.800 lavoratori
L’azienda ancora oggi conta 1.800 lavoratori, che oggi vivono con grande apprensione la situazione. Mercatone ha anche un punto vendita a Cesano Maderno. Sabato protesta dei lavoratori con i rappresentanti sindacali davanti alla sede.
Le parole dell’Associazione
“L’associazione – fanno sapere dal gruppo – segue attentamente il percorso giuridico che si evolverà, soprattutto per capire le conseguenze tra questo fallimento e il procedimento di amministrazione straordinaria del Gruppo Mercatone, al fine di tutelare i crediti dei propri associati e i livelli occupazionali. “I fornitori costituenti l’Associazione del Gruppo Mercatone Uno hanno sempre manifestato a tutti gli organi competenti le proprie perplessità sull’operazione con Shernon Holding. – ha dichiarato William Beozzo, direttore dell’Associazione – Sono stati persi altri 8 mesi e ulteriori risorse finanziarie. Ricordiamo che in gioco non ci sono solo i 1860 dipendenti del Gruppo, a cui mandiamo tutta la nostra solidarietà, ma anche tutti i dipendenti delle nostre aziende, un indotto che coinvolge in Italia quasi 10.000 persone”.