"Serve l'aiuto di tutti"

Famiglia sfrattata dorme in auto per dieci giorni: salvata dalla San Vincenzo

Il capofamiglia aveva perso il lavoro. Ora sono tutti in via Borgazzi, a Monza

Famiglia sfrattata dorme in auto per dieci giorni: salvata dalla San Vincenzo
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Vivano felici e in serenità nel loro piccolo appartamento, quando per via del Covid si sono ritrovati in mezzo a una strada. Un’altra famiglia colpita dalla pandemia, ma che grazie all’opera pia della San Vincenzo di Monza è riuscita a trovare una nuova casa dopo aver trascorso 10 giorni in un’auto.

Famiglia sfrattata vive in auto

Lui, 44 anni, aveva lasciato il suo paese d’origine, lo Sri Lanka, più di 10 anni fa per trasferirsi a Monza, nel quartiere di Triante, dove qualche anno dopo lo ha raggiunto anche la moglie, 35 anni. A coronare il loro sogno d’amore, l’arrivo di una bambina, che a breve compirà 3 anni. Il padre aveva un lavoro stabile e riusciva a mantenere dignitosamente la sua famiglia. Finché non è scoppiata l’epidemia.

Ditta chiusa, lavoro perso. E con esso anche alla possibilità di continuare a pagare l’affitto. È arrivato così il 10 settembre, il giorno in cui hanno ricevuto lo sfratto e si sono ritrovati senza un tetto sotto la testa. Con tutti i loro affetti, sono stati costretti a vivere in macchina per oltre una settimana, finché la San Vincenzo non ha teso loro una mano.

L'aiuto della San Vincenzo

"Con lo sblocco degli sfratti queste persone si sono rivolte a noi chiedendoci di aiutarle a trovare un alloggio. Non è stato semplice, sia perché il capofamiglia non guadagnava a sufficienza per poter pagare un affitto - ha spiegato Graziella Fontanari, vicepresidente della San Vincenzo di Triante - Il disagio era grande. Fortunatamente abbiamo trovato un piccolo monolocale in via Borgazzi, dove attualmente risiedono".

Grazie all’aiuto della Conferenza, oggi la famiglia ha nuovamente una casa. Ma la situazione è ancora piuttosto critica.

L'appello accorato

"Noi abbiamo messo insieme le nostre forze per aiutarli a pagare l’affitto, ma da soli non ce la facciamo. Per questo, abbiamo chiesto una mano ai Servizi sociali, che sono riusciti a stanziare un contributo di 300 euro al mese, che però durerà fino ad aprile- ha spiegato Graziella - Il nostro appello è rivolto a tutti coloro che possano concedere a questa famiglia un piccolo appartamento ad una cifra contenuta. Ovviamente, noi faremo per loro da garanti e daremo una mano con il nostro aiuto".

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