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Grande festa per i 180 anni delle campane di Desio

Famose in tutto il mondo per il loro particolare suono, il 17 settembre mostre e concerti per celebrarle.

Grande festa per i 180 anni delle campane di Desio
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Grande festa per i 180 anni delle campane di Desio. Si terrà domenica 17 settembre.

Festa per le campane che compiono 180 anni

Sono passati ben 180 anni dal 20 agosto del 1843, data dell'ingresso nella città di Desio delle otto nuove campane intonate in la bemolle, risultato del lavoro del fonditore varesino Felice Bizzozero. Fin dalla loro installazione, avvenuta nei giorni seguenti, accompagnano le giornate dei cittadini desiani, dall'alto della Basilica dei Santi Siro e Materno.

Domenica 17 sarà possibile dalle ore 9.30 assistere alle suonate manuali dei campanari, sia con il concerto della Basilica che con una struttura dimostrativa posizionata per l'occasione nella piazza, composta da 10 campane. Si tratterà di un'occasione speciale: queste campane sono conosciute in tutta Italia per la loro qualità sonora.

Un suono unico nel mondo

Le campane vengono suonate manualmente ancora oggi dal gruppo campanari della Basilica di Desio, dei volontari che perpetuano l'arte del suono delle campane fin dal 1799 ininterrottamente.

Risale infatti al 1799 il primo concerto intonato suonabile secondo il metodo "ambrosiano", una tecnica di suono che permette di cadenzare i suoni differenziandosi dal semplice campanio con delle sequenze di rintocchi ordinati, dati dalla tradizione, eseguiti dai campanari a comando di un maestro che dirige la suonata.

L'attenzione della popolazione verso questi strumenti musicali portò a realizzare ben 4 fusioni diverse nell'arco di 40 anni per giungere al concerto odierno. I desiani volevano campane ben intonate e dal suono forte e pulito, che non avessero rivali nel territorio circostante, in un periodo in cui il campanile, simbolo di aggregazione, aveva una grande importanza.

Sono stati incisi diversi dischi con le melodie prodotte dalle campane di Desio, il cui suono è conosciuto in tutto il mondo. Vengono ascoltati all'estero e in terra di missione, a riprova dell'importanza che questi strumenti rivestono per il mondo religioso.

Il monsignore che sfidò Mussolini

Le amate campane nel 1943 rischiarono di essere fuse per essere trasformate in cannoni, ma l'allora prevosto monsignor Giovanni Bandera raccolse il proprio coraggio e si oppose tenacemente a quella fine, arrivando a scrivere una lettera direttamente a Benito Mussolini. Bandera promise in cambio il concerto del Santo Crocefisso, anche se di un peso molto minore. Il duce, compresa l'importanza storica e musicale di questi bronzi, decise di salvarle dalla fusione.

I festeggiamenti di domenica 17

Domenica 17 è in programma perciò una giornata di festa che richiamerà gruppi campanari da tutta Italia con mostre e concerti di cui saranno protagoniste le campane desiane. La mostra fotografica organizzata dal Circolo fotografico desiano sarà collocata vicino alla torre campanaria, con scatti che raccontano la storia delle campane. Sono inoltre previste visite guidate alla torre del '500, che negli ultimi tre piani proporrà  una mostra dedicata all'arte campanaria e alle diverse tecniche utilizzate ancora oggi, oltre che alle particolarità del concerto dei campanari della Basilica di Desio, dotato di suoni unici.

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