Festa dell’oratorio: staffetta con la fiaccola tra padri e figli per 170 km
La fiaccolata è stata organizzata in occasione del 30esimo del Don Giovanni Bosco
Grande emozione e tanto entusiasmo per il gruppo di tedofori protagonisti della fiaccolata organizzata in occasione del 30esimo dell'oratorio Don GIovanni Bosco. Partiti da Colle don Bosco, sabato 22 giugno, hanno corso per 170 km fino a Giussano.
Impresa memorabile
Impresa memorabile quella vissuta dal gruppo dei 55 tedofori dell'oratorio «Don Giovanni Bosco», che si è conclusa domenica mattina, 23 giugno, dopo i 170 km percorsi a piedi e di corsa da Colle don Bosco, in provincia di Torino, fino a Giussano. La fiaccolata è stata organizzata per festeggiare il 30entesimo dell'oratorio «DGB» e i protagonisti di questa indimenticabile fiaccolata, sono stati alcuni giussanesi che già 30 anni fa, ancora ragazzi, avevano portato la fiaccola.
Padri e figli insieme
Alcuni di quei «ragazzi» ora sono padri e insieme ai loro figli hanno corso per più di 20 ore, senza sosta, portando la fiaccola, a turno, fino ad arrivare domenica mattina, al parco urbano Oriana Fallaci e poi proseguire verso l’oratorio di via D’Azeglio, per partecipare alla messa.
Una tradizione che si rinnova
La fiaccolata è ormai una tradizione al Don Giovanni Bosco, iniziata nel 1994, quando è stato inaugurato il nuovo oratorio, si è ripetuta ogni 5 anni, ma questa volta l’emozione e la gioia dei partecipanti è stata ancora più forte.
«Per noi è una tradizione ma quest’anno è stata ancora più speciale perchè abbiamo voluto festeggiare il trentesimo - ha spiegato Antonio Sorrentino uno dei papà organizzatori, che ha corso in staffetta insieme al figlio - siamo partiti in 55, tra autisti e tedofori. C’erano i ragazzi con i loro padri, gli stessi che hanno partecipato alla primissima fiaccolata. Ogni volta si sceglie un santuario diverso e questa volta siamo andati in Piemonte, laddove c’è la casa di don Bosco, cui è dedicato il nostro oratorio».
Di corsa in staffetta
La comitiva di tedofori è partita sabato mattina con sette pulmini e nel pomeriggio verso le 14 sono poi ripartiti da Colle don Bosco di corsa , attraversando strade di paese per 170 km, fino ad arrivare in città. Si sono alternati sette corridori per ogni pulmino, in staffetta, di corsa o camminando, senza mai fermarsi. Ad alternarsi nella staffetta ragazzi e ragazze dai 16 anni in su, con papà e adulti, scortati da un’ambulanza della Croce bianca di Giussano. Presente anche don Giacomo, che ha consegnato la fiaccola nel santuario di don Giovanni Bosco, per poi rientrare a Giussano ed attendere il gruppo per la messa e i festeggiamenti in oratorio.
«Trionfale» l’ingresso in chiesa e nel pomeriggio tanti giochi e momenti di condivisioni con tutta la comunità. Una festa davvero molto vissuta e partecipata.