Manifestazione

Fiocchi rossi e volantini per far capire che “la violenza si combatte anche con l’istruzione”

L'iniziativa è stata organizzata dal Dipartimento provinciale Pari Opportunità di Fratelli d’Italia

Fiocchi rossi e volantini per far capire che “la violenza si combatte anche con l’istruzione”

Grande partecipazione sabato a Monza all’evento “La violenza si combatte con l’Istruzione” organizzata dal Dipartimento provinciale Pari Opportunità di Fratelli d’Italia in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

Fiocchi rossi e volantini per far capire che “la violenza si combatte anche con l’istruzione”

Durante la manifestazione sono stati distribuiti dei fiocchi rossi oltre a dei volantini attraverso i quali veicolare il messaggio che la violenza contro le donne si combatte anche con l’istruzione.

E’ stata quindi deposta una rosa rossa come gesto simbolico sulla panchina rossa dedicata alle donne vittime di violenza.

Presenti, in rappresentanza delle istituzioni, l’onorevole Paola Frassinetti, sottosegretaria al MIM, il consigliere regionale Alessia Villa e Federico Romani presidente del Consiglio regione Lombardia.

“Purtroppo quello della violenza contro le donne rappresenta un fenomeno sempre più diffuso nella nostra società, anche tra i giovanissimi e pertanto è importante affrontare il tema  dal punto di vista sociale e culturale – ha dichiarato Marianna Gaspero responsabile prov.le del Dipartimento Pari Opportunità di Fratelli d’Italia – “misure come ad esempio il disegno di legge sul reato di femminicidio approvato recentemente sono sì necessarie ma ritengo sia importante un cambiamento culturale superando la logica emergenziale ed integrando la prevenzione. Perché la violenza si combatte anche con l’istruzione che fornisce gli strumenti per prevenire, riconoscere e contrastare comportamenti violenti fin dalla giovane età”.

“La scuola deve essere in prima linea perché è proprio nell’età adolescenziale, ma anche dell’infanzia, che si trasmette il concetto di rispetto; rispetto è una parola che è stato pilastro dell’educazione civica lo scorso anno, rispetto verso i più fragili verso il genere diverso e quindi se c’è la centralità di questo termine e si ruota tra empatia, educazione alle relazioni ed al rispetto si va a scardinare quell’idea di possesso che purtroppo è a monte di quasi tutte le motivazioni del femminicidio” ha concluso l’onorevole Paola Frassinetti.