Polemica

Flash mob a Desio e raccolta firme: "No al patrocinio e all’uso della sala pubblica Pertini per celebrare i fascisti"

L'Anpi: "Non vogliamo censurare, no alla concessione di uno spazio pubblico". Baldo: "I pluralismi sono rispettati, si sta sollevando un polverone per nulla". Redaelli della Nuova Urania invita ad abbassare i toni. Il caso approda in Provincia: "Anche il presidente dissente".

Flash mob a Desio e raccolta firme: "No al patrocinio e all’uso della sala pubblica Pertini per celebrare i fascisti"
Pubblicato:
Aggiornato:

"No al patrocinio e all’uso della sala pubblica Pertini per celebrare i fascisti. Appello rivolto a tutti i democratici, sindacati, partiti associazioni". Arriva dall’Anpi l’invito a partecipare al flash mob in piazza Conciliazione a Desio organizzato per oggi, mercoledì 13 dicembre, in Sala Pertini. Una battaglia che va avanti da giorni, contro la decisione dell’Amministrazione comunale a dare il patrocinio e ad assegnare la sala Pertini alla presentazione del libro di Luca Bonanno, su Giorgio Pisanò, - "Giorgio Pisanò soldato, giornalista, politico" è il titolo del libro - promossa dalla Nuova Urania, in programma questa sera,  alle 21.

Flash mob e 1500 firme raccolte: va avanti la protesta

Tante le voci che si sono unite all’Anpi, il Partito democratico, le Acli, il Comitato Pietre d’inciampo, le sigle sindacali, tutti a sollecitare il sindaco, Simone Gargiulo,  a ritirare il patrocinio e a non permettere che la presentazione avvenga in una sala comunale. E’ stata anche promossa una petizione, che ha già raccolto 1500 firme. "I valori democratici su cui si fondano le istituzioni della Repubblica sono in aperto contrasto con l’ideologia fascista, come è chiaramente mostrato dalla nostra Costituzione", così viene affermato nella presentazione dell’iniziativa in cui si ricorda che si tratta di un libro su Pisanò: "Un fascista repubblichino, volontario della X Mas e ufficiale delle Brigate Nere, fondatore negli anni Novanta del Movimento Fascismo e Libertà, mentre l’autore - rimarcano i promotori della petizione - non nasconde le sue posizioni  neofasciste".

Il commento dell'assessore Baldo

Questo, invece, il commento dell'assessore alla Cultura, Samantha Baldo: "Sono stupita di fronte a tutte queste polemiche perché siamo in democrazia. E‘ solo la presentazione di un libro, non un evento fascista, di conseguenza si sta sollevando un polverone per nulla. L’Amministrazione comunale ha interesse che non si vada oltre ai limiti imposti dalla Costituzione. Siamo in una nazione democratica, in cui c’è libertà di parola e pensiero, e anche in questo caso il rispetto dei pluralismi c’è stato, così come quando abbiamo dato il patrocinio a iniziative proposte dall’Anpi". Lo stesso presidente dell’associazione Nuova Urania, Roberto Redaelli, ha precisato che "la serata non è altro che la presentazione di un libro e che non ha niente a che vedere con prese di posizione politiche da cui prendiamo le distanze. Noi siamo dei moderati, facciamo informazione, poi ognuno è libero di pensare come vuole. Ci sta il dibattito, ma non si deve mai andare oltre e infuocare gli animi. Il confronto è utile e dovrebbe servire a crescere. Invitiamo perciò tutti ad abbassare i toni". Il sindaco, comunque, ha affermato che il patrocinio non sarà ritirato: "Pisanò è stato un  senatore della Repubblica, abbiamo dato il patrocinio come in tanti altri casi. La Sinistra vuole strumentalizzare e screditarmi".

 

La replica dell'Anpi

"E’ vero che siamo in una democrazia, ma non dimentichiamo che la nostra democrazia è nata dalla Resistenza e dall’antifascismo - la replica dell'Anpi -  Noi non vogliamo censurare nessuno, noi chiediamo solo che la presentazione di un libro chiaramente fascista venga fatta a casa loro o in un altro luogo, non in una sala pubblica e comunale. Che non si offenda la memoria antifascista con teorie negazioniste celebrando un personaggio come Giorgio Pisanò, fondatore del Movimento Fascismo e Libertà. Ricordiamo all’assessora che non è vero che hanno patrocinato tutte le iniziative dell’Anpi. Ci è stato negato il patrocinio richiesto per la presentazione del libro sulle Foibe il 31 gennaio 2023. Ricordando le parole del Partigiano Sandro Pertini, nonché presidente della Repubblica, diciamo che: “Tutte le idee vanno rispettate. Il fascismo, no. Non è un’idea. E’ la morte di tutte le idee. W l’Italia antifascista!”.

 

Contrarietà delle Acli

Tante le voci che in questi giorni stanno sostenendo la battaglia dell'Anpi. Il Circolo Acli Achille Grandi di Desio e l’Azione Cattolica di Desio hanno espresso la più decisa contrarietà a tale operazione "revisionista e apologetica" e hanno chiesto al sindaco e all’Amministrazione Comunale di ritirare il patrocinio e di revocare la concessione di una sala "dedicata a un presidente partigiano che ha saputo unire culture differenti in nome dell’antifascismo sul quale la nostra Carta Costituzionale è fondata. Desio è la città dove l’antifascista cattolico Achille Grandi, fondatore delle Acli e della Cgil unitaria, il 28 settembre 1946 trovò la morte nella via che ancora oggi porta il suo nome. Volle le Acli fondate su tre fedeltà: ai lavoratori, alla democrazia e alla Chiesa. E proprio in attuazione della fedeltà alla democrazia diversi dirigenti aclisti e anche dell’Azione Cattolica furono Padri e Madri di quella Costituzione che – come disse il già presidente della Fuci Aldo Moro – non doveva solo essere afascista, ma antifascista. L’iniziativa del 13 dicembre prossimo è uno sfregio alla Storia e alla memoria della nostra Città e non può essere condivisa dagli aclisti e dai soci dell’Azione Cattolica. Peraltro l’apologia del fascismo è ancora reato, perché la Legge Scelba non è ancora stata abrogata. O no?".

 

L'appello della Sinistra italiana, Pd, dei sindacati e del Comitato Pietre d'inciampo

La Sinistra italiana di Monza e Brianza ha parlato di "vergognosa iniziativa neofascista, Un’offesa alla città di Desio, ai valori costituzionali e democratici su cui si fonda la nostra nazione. Nessuno spazio pubblico e tantomeno nessun patrocinio può essere concesso a chi non rinnega il fascismo e la sua natura dittatoriale e razzista", hanno detto i referenti. Il presidente del Comitato Pietre d’inciampo, Fabio Lopez Nunes, si è appellato al sindaco ricordando che la memoria di Giorgio Pisanò, "negazionista" rispetto al genocidio degli ebrei, "è incompatibile con il nostro progetto a cui la Città di Desio ha aderito". Una lettera al primo cittadino è arrivata anche dalle tre sigle sindacali, Cgil, Cisl e Uil. Intanto, il Partito democratico, a tutti i livelli si è detto

"pronto a portare la questione sul tavolo della Prefettura e a tutti i livelli istituzionali possibili. Auspichiamo che a questa vergogna si ribellino anche le forze politiche di Centrodestra, oggi alla guida del Paese. O con la Costituzione o contro la Costituzione, è tempo di scegliere".

Achille Taccagni, consigliere comunale del Pd a Desio, ha poi fatto notare: "Intanto sull'Albo pretorio del Comune è stata pubblicata la delibera con cui la Giunta ha deciso di patrocinare l'evento, concedendo la Sala Pertini a prezzo ridotto. Secondo queste persone, presentare la biografia di un fascista, scritta da un nostalgico del fascismo, rientra nelle 'finalità e funzioni del Comune'. Sarà bene ricordarsene la prossima volta che qualcuno di loro vorrà farsi spacciare per candidato civico o moderato".

Il caso anche in Consiglio provinciale

Il gruppo Brianza Rete Comune ha fatto appello all’Amministrazione desiana perché ritiri il patrocinio all’evento che si terrà questa sera nella sala comunale intitolata a Pertini.

"La nostra Repubblica si fonda sull’antifascismo. Non si tratta di libertà di espressione di pensiero, e non è nemmeno questione di Destra o Sinistra: i valori democratici e il rispetto dello stato di diritto devono unirci tutti nell’affermazione della gravità della concessione del proprio patrocinio da parte di una istituzione locale ad una manifestazione di questo tipo - ha affermato Vincenzo Di Paolo, capogruppo della lista di Centrosinistra - Sosteniamo la richiesta che è emersa da diverse associazioni, da movimenti e organizzazioni e auspichiamo che l’appello al ritiro del patrocinio, anche all’ultimo istante utile, sia condiviso dall’intero Consiglio e dal presidente”.

In risposta alla comunicazione del gruppo di Centrosinistra, ha ricordato in una nota il gruppo di Brianza Rete Comune, "il presidente Santambrogio ha affermato di condividere la lettera del Comitato provinciale delle Pietre d’inciampo, impegnandosi anch’esso, per quanto possibile, a chiedere all’Amministrazione di Desio la revoca del patrocinio".

 

 

Seguici sui nostri canali
Necrologie