Forza Italia resta senza capogruppo e consigliere
L'annuncio è appena stato dato in Consiglio comunale. Sassoli e Cirillo nel gruppo misto
Un colpo di scena inaspettato. Se dell'ex assessore azzurra Martina Sassoli era nell'aria un possibile divorzio da Forza Italia, nessuno si aspettava che l'avrebbe seguita a ruota anche il capogruppo azzurro Francesco Cirillo. Entrambi hanno appena annunciato di aver deciso di lasciare il partito di Silvio Berlusconi. E Sassoli lo ha fatto lanciando un duro j'accuse.
Forza Italia perde due consiglieri
A Monza Forza Italia in Consiglio comunale perde sia il capogruppo che un consigliere comunale, lasciando sui banchi dell'Assise solo l'ex sindaco Dario Allevi, Pierfranco Maffè e Massimiliano Longo. L'annuncio è stato dato poco fa in Consiglio comunale, lunedì 5 dicembre 2022. Prima lo ha fatto il capogruppo Cirillo e poi anche Sassoli. Cirillo ha annunciato di lasciare l'incarico per passare nel gruppo misto tra lo stupore generale. "Non me lo aspettavo, non lo sapevo neanche io, ma sono sicuro che la passione di Cirillo non mancherà nella nuova formazione", ha commentato a caldo il capogruppo di Fratelli d'Italia Andrea Arbizzoni. Spiazzato è rimasto anche Maffè: "Non entro nel merito delle ragioni, ma la cosa importante è che persone di valore che hanno a cuore il bene della città continuino a fare quello che hanno sempre fatto con capacità e attenzione".
Queste le parole dell'ormai ex capogruppo di Forza Italia a Monza:
"Ringrazio Berlusconi per il sogno liberale in cui ho sempre creduto e sempre lo farò. Grazie a Dario Allevi con cui ho condiviso i miei anni in politica e che mi ha insegnato tanto. Ringrazio Giuliano Ghezzi a cui riconosco grande capacità di analisi politica. Ringrazio Martina Sassoli che sei anni fa mi ha convinto a candidarmi in Forza Italia e a correre con lei. Con lei ho condiviso molti ideali. Resto saldamente nei banchi della minoranza".
Sassoli e il fascino della Moratti
Decisamente più atteso il possibile addio di Martina Sassoli da Forza Italia. Già da giorni si dava scontata la sua sempre maggiore vicinanza alla candidata alle Regionali per il Terzo Polo Letizia Moratti con la quale ora Sassoli sarà libera di correre. E infatti nel suo intervento ha fatto una decisa sviolinata alla Moratti, lasciando ben intendere cosa questo significhi in vista delle Regionali. Anche per lei è un addio a Forza Italia dopo moltissimi anni di militanza per passare nel gruppo misto. Ecco come lo ha annunciato:
"Per me è difficile fare questo intervento, è il più sofferto che potessi fare, anche dal punto di vista emotivo. Lascio la casa sentita mia per 23 anni, abbandono un progetto politico abbracciato quando ancora minorenne nel 2000 presi la mia prima e unica tessera di partito. Ho vissuto battaglie politiche, trovato amici, lascio con Forza Italia un pezzo di cuore, ma le vicende degli ultimi mesi hanno segnato il limite di un malessere che viene da lontano ed è stato alimentato da atti politici precisi a livello regionale e nazionale. Penso a luglio quando il mio partito ha affossato il Governo Draghi, senza salvaguardare il bene del paese. Un gesto irresponsabile in un momento in cui serviva un Governo forte per fronteggiare i rincari delle materie prime e della vita. Il tutto per senso del potere, con una spregiudicatezza che non ho mai amato. E qualche settimana dopo Forza Italia non ha premiato Letizia Moratti e non la ha sostenuta come candidata al governatore di Regione Lombardia. Un candidato serio, con capacità manageriale. Forza Italia aveva il dovere morale di premiare la sua classe dirigente, senza piegarsi alla legge del Manuale Cencelli e della spartizione delle poltrone. Forza Italia ha dimenticato le ragioni della sua stessa nascita, quando voleva essere liberale. Oggi punta solo all'autoconservazione, senza discutere più con gli eletti le decisioni. Non è più il partito a cui avevo dato il mio appoggio 23 anni fa. A Berlusconi andrà sempre la mia stima, lo ringrazio per aver ispirato migliaia di giovani, con un progetto innovativo e riformista che però oggi ha perso la sua anima. Seguo il mio capogruppo nel Gruppo Misto. Lascio una casa e spero di non perdere una famiglia, ma ribadisco che le mie dimissioni non rispondono a un cambio di orientamento in quest'Aula".