Fragilità dei bambini, in Synlab tornano a parlare gli operatori di Cesvi
Il Polidiagnostico di viale Elvezia offre alla cittadinanza un’occasione unica di confronto e riflessione.
Dal 21 al 25 giugno tornano gli operatori di Fondazione Cesvi presso la sede di Synlab CAM Monza. Questa volta, il focus dell’iniziativa sarà la nuova campagna di comunicazione e raccolta fondi “Quando sarò grande”, incentrata sul tema della trascuratezza dell’infanzia, della negazione dei diritti dei bambini, del maltrattamento (inteso non solo come abuso, ma anche abbandono, dimenticanza, non cura), della povertà.
Fragilità dei bambini, in Synlab Monza tornano a parlare gli operatori di Cesvi
La partnership con Cesvi rappresenta ormai da qualche anno una costante nella proposta sul territorio monzese e da sempre si concretizza con iniziative che, oltre a informare, coinvolgono i pazienti attivamente: dal 21 al 25 giugno gli operatori avranno a disposizione anche un tablet che permetterà, a chi avrà piacere, di poter conoscere attraverso alcuni video i sogni dei bambini beneficiari del programma “Case del Sorriso”.
Una occasione di riflessione
Quattro aspetti che impediscono a milioni di bambini, in Italia e nel mondo, di vivere pienamente la loro infanzia: sottoposti a condizioni di estremo disagio, molti di loro non hanno più nemmeno la capacità di sognare, di aspirare a un futuro migliore, perché sopraffatti da una quotidianità che li priva di quella serenità che dovrebbero avere. Synlab CAM Monza ha così deciso di offrire, ai pazienti che transiteranno nella hall del Polidiagnostico in quei giorni, un’occasione di riflessione e confronto che esuli dalla componente prettamente medico-sanitaria: da sempre, la realtà monzese è infatti attenta a coinvolgere la cittadinanza in proposte trasversali, finalizzate anche a un arricchimento interiore.
L'impegno della Fondazione Cesvi per i più piccoli
Fondazione Cesvi è da sempre impegnata nel contrasto alla violenza su bambini e adolescenti nel mondo, attraverso il programma Case del Sorriso (in Brasile, Zimbabwe, Perù, India, Sudafrica, Haiti) e in Italia a Bergamo, Napoli e Bari.