Frontalieri, dalla Regione l'ok ai criteri di compensazione del Mef
A essere interessate dal provvedimento sono le Comunità Montane e le Province di Como, Monza e Brianza, Lecco, Sondrio e Varese
Parere favorevole dalla Giunta, alla delibera presentata dal presidente Attilio Fontana di concerto con l'assessore con delega ai Rapporti con la Confederazione elvetica, Massimo Sertori, sulla proposta del Mef (Ministero Economia e Finanze) sui compensi per il lavoro dei frontalieri.
Frontalieri: ok dalla Regione per i criteri di compensazione Mef
Nello specifico, la proposta del Mef riguarda, per le annualità 2022 e 2023, l'introduzione dei nuovi criteri di ripartizione e di utilizzazione delle compensazioni finanziarie operate dai Cantoni svizzeri a favore dei Comuni italiani di confine.
"Un tema a noi caro e verso il quale poniamo una costante attenzione. Nello specifico, si tratta di una misura che interessa - sottolinea il presidente Fontana - i tanti Comuni della Lombardia da cui, ogni giorno, partono donne e uomini verso i Cantoni elvetici per svolgere le proprie attività lavorative".
A essere interessate dal provvedimento sono le Comunità Montane e le Province di Como, Monza e Brianza, Lecco, Sondrio e Varese. Territori che, anche di recente, hanno ricevuto fondi derivanti dal meccanismo dei ristorni che sta andando in archivio a favore di una nuova forma di compensazione dai Cantoni elvetici alle province lombarde con lavoratori frontalieri attivi.
Le risorse finanziarie per i lavoratori
"Il parere - afferma l'assessore Massimo Sertori - è finalizzato all'adozione da parte del MEF dell'atto di assegnazione delle risorse legate alla compensazione finanziaria operata sulle retribuzioni dei lavoratori frontalieri per le annualità 2022 e 2023. Si tratta di un parere che tiene conto delle modifiche nei massimali dei criteri di ripartizione e utilizzo dei fondi introdotte dalla Legge 83/2023 di ratifica del nuovo accordo fiscale tra Italia e Svizzera".
"Il nostro parere - conclude Sertori - segue la presa d'atto dei Comuni italiani di frontiera che, nella sostanza, hanno dato il via libera all'attuazione dell'Accordo fiscale e delle sue nuove declinazioni compensative a favore dei territori lombardi con cittadini che prestano la loro opera lavorativa nei Cantoni della Confederazione elvetica".
Il via libera della Giunta, nello specifico, è su un testo che, all'articolo 10 comma 5, conferma quale criterio per l'attribuzione diretta delle risorse ai Comuni lombardi l'adozione del rapporto tra numero di frontalieri residenti e popolazione residente, nella percentuale del 3%. Inoltre, nello stesso articolo 10, ma al comma 6, la proposta del Ministero, condivisa da Regione Lombardia con delibera di Giunta, conferma la percentuale del 50% quale limite massimo di impiego in parte corrente delle risorse derivanti dai ristorni fiscali assegnate ai Comuni.