Cesano Maderno

Fugge dalla guerra e partorisce in Brianza

La storia di Elisei Pascal, un mese e dieci giorni di vita, nato all’ospedale di Carate Brianza dopo un viaggio della speranza dall’Ucraina.

Fugge dalla guerra e partorisce in Brianza
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Elisei Pascal, un mese e dieci giorni di vita, è nato la mattina del 3 giugno all’ospedale di Carate Brianza. Ancora prima di venire al mondo, con i suoi 4,1 chilogrammi di gioia e serenità, ha sperimentato le tragiche conseguenze della guerra in Ucraina. La mamma 35enne, Tatiana «Tania», è arrivata a marzo da Mykolaiv, incinta al sesto mese, insieme all’altro figlio Kostantin di otto anni, per raggiungere la madre Zoia, 64 anni, gli ultimi otto vissuti in Brianza come badante.

Fugge dalla guerra e partorisce in Brianza

La famiglia ha trovato una prima sistemazione a Cesano Maderno, nell’ex alloggio delle suore sopra la scuola dell’infanzia San Pio X, grazie alla Comunità pastorale Pentecoste e alla Conferenza San Vincenzo locale. In seguito una famiglia seregnese ha messo a loro disposizione una mansarda in via Verdi.

«Poco dopo aver scoperto di essere incinta è scoppiata la guerra - racconta la mamma, attraverso la traduzione della nonna - La nostra città è stata molto colpita, non potevamo rimanere: non c’è più cibo nei supermercati e manca il lavoro. Rimangono solo le sirene, giorno e notte, oltre alle bombe che hanno rotto le finestre della nostra casa».

Il viaggio è stato lungo, «due settimane passando dalla Polonia. Tra il freddo, le borse, il pancione e un bambino non è stato semplice».  Il marito, Ivan, è rimasto in Ucraina per lavorare.

Tatiana ha dovuto lasciare tutto. Laureata a Odessa in Informatica, poi a Mykolaiv in Economia, lavorava in banca prima del conflitto con i russi.

Una bella accoglienza

In Brianza ha trovato una bellissima accoglienza: «In tanti ci hanno aiutato. La Caritas ci porta un pacco al mese con viveri, pannolini e tutto il necessario. Ci sono state donate anche la carrozzina e la culla. In ospedale sono stati tutti splendidi: un’altra signora ucraina, anche lei neo mamma, mi faceva da interprete».
Per la registrazione del neonato all’anagrafe di Monza è andata da sola, in treno.  Anche Kostantin, il figlio maggiore, è stato subito accolto: «Ha frequentato le scuole Rodari a Cesano Maderno, continuando a seguire le lezioni online dall’Ucraina, oltre alla scuola d’italiano a Seregno - racconta la nonna - Nelle ultime settimane è stato inserito all’oratorio estivo al San Rocco, mentre è già iscritto alla primaria Stoppani per settembre. Però sperano di poter tornare presto a casa...».

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