L'esempio

Gabriele ce l’ha fatta: sconfigge la malattia e si laurea con 110 e lode

La grande forza di volontà del 24enne che ha ottenuto il massimo dei voti alla «Bocconi».

Gabriele ce l’ha fatta: sconfigge la malattia e si laurea con 110 e lode
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Coraggio, caparbietà, tanta passione per lo studio e una grande forza di volontà. Doti che gli hanno permesso di superare tutti gli ostacoli che la vita gli ha messo davanti; un’autentica testimonianza di tenacia per tutti coloro che stano affrontando un periodo difficile della loro vita. Il protagonista della storia è il 24enne Gabriele Nasazzi (nella foto assieme alla sua famiglia). Il giovane arcorese, dopo aver sconfitto un tumore osseo in piena adolescenza, cinque anni fa si era diplomato con 100 e lode (e il titolo di miglior diplomato di quell’anno) all’istituto «Gandhi» di Besana. Dopo la maturità Gabriele decise di iscriversi alla facoltà di Economia dell’università Bocconi di Milano. E nei giorni scorsi il 24enne, circondato dall’affetto di mamma Stefania, papà Flavio e del fratello maggiore Andrea, dopo una brillante carriera accademica, ha concesso il bis è si è laureato con il massimo dei voti.

Gabriele ce l’ha fatta: sconfigge la malattia e si laurea con 110 e lode

Un traguardo che ha il sapore di una vera e propria impresa se pensiamo che all’età di 13 anni il giovane aveva dovuto abbandonare gli studi per un anno per dedicare tutte le sue energie a sconfiggere un cancro alle ossa.
"Era la fine della terza media - ha raccontato il neo laureato - Ero piccolo e non mi rendevo conto di quello che stava accadendo. Credo sia stato un bene perché ho affrontato tutto con maggiore serenità, se così si può definire... - ha raccontato il ragazzo - Per sottopormi alle cure ho rinunciato al primo anno delle scuole secondarie di secondo grado. Ho anche provato a seguire le lezioni via “Skype” ma ho dovuto smettere perché era impossibile conciliare terapie e studio. Mi ero iscritto al Liceo classico dell’Istituto Greppi di Monticello; ero bravo nelle materie umanistiche e lì avrei appreso le basi necessarie per qualsiasi corso di laurea. Il mio sogno era diventare un carabiniere, avevo già progettato tutto: i primi due anni al Liceo e poi il passaggio all’Accademia militare".

Il sogno dell'Arma

Un sogno, quello di entrare nell’Arma, che Gabriele ha sempre cullato: davanti ai sui occhi è sempre stato ben chiaro l'esempio dell'amico di famiglia Sebastiano D'Immè, maresciallo dei carabinieri morto in servizio venticinque anni orsono a Locate Varesino durante un'indagine sulla malavita nel Nord Italia.
Ma il destino aveva deciso diversamente. Passarono i mesi ed il settembre successivo Gabriele, forte come una roccia, riuscì a tornare a scuola. In una nuova, il «Gandhi», indirizzo «Amministrazione, finanza e marketing»: un bel cambio di campo, capace di appassionare subito la sua mente assetata di conoscenza.

Lo studio e le cure

«Studiavo comunque da casa perché stavo ancora seguendo la cura. I professori mi sono stati davvero vicini e sono riuscito a superare la prima superiore. Dalla seconda in poi è andato tutto bene, fino allo scorso aprile, quando è stata necessaria una nuova operazione, la quarta dopo quelle del luglio 2010, dell’ottobre 2011 e 2014. Da allora mi sottopongo regolarmente a controlli ed esami ma, fortunatamente, ora sto bene».

Un percorso brillante anche in università

Un percorso ad ostacoli che non ha impedito a questo giovane brillante e pieno di coraggio non solo di realizzare i suoi sogni, ma di farlo brillando anche in università.
"Ho sempre avuto una passione per lo studio, fin dalle elementari. Diciamo che non mi è mai pesato mettermi sui libri - ha continuato - Ed ora, dopo qualche settimana di relax, grazie all’università, dal prossimo mese di ottobre, lavorerò a Milano per la “Kpmg”, azienda che offre servizi alle imprese in campo contabile e che avevo già conosciuto grazie ad uno stage. Dedico questo traguardo alla mia famiglia e a tutte le persone che mi sono state vicino in tutti questi anni, contribuendo alla mia crescita personale e professionale. Un giorno indimenticabile, un'emozione unica e indescrivibile che porterò sempre nel cuore. Sono certo che tutto questo mi mancherà, ma ora sono pronto per il mondo del lavoro che mi aspetta".

"Bisogna affrontare ogni ostacolo con positività"

Il giovane ha anche voluto lanciare un messaggio di speranza per coloro che si trovano a combattere contro le avversità della vita. "Bisogna sempre cercare di affrontare ogni ostacolo della vita con positività e non guardare mai ai propri limiti ma cercare di alzare sempre la propria asticella - ha concluso Gabriele - Quante volte penso che vorrei andare a fare un giro in bicicletta o sfidare i miei amici a calcetto. Purtroppo non posso svolgere queste attività fisiche ma mi sono reso conto che è bello pensare, invece, a quello che posso fare e a quello che posso fare meglio dopo aver superato gli ostacoli della vita. E una volta che riesci a superarli diventi più forte".

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