Il caso

Genitori multati mentre i figli fanno la chemio

Mancano i posteggi a Monza, i genitori parcheggiano dove è possibile. E arriva la multa

Genitori multati mentre i figli fanno la chemio
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Non sono persone irrispettose delle regole ("tanto che la multa l'ho pagata, sono una cittadina onesta"), ma pongono un serio problema. Perché prendere una multa per divieto di sosta perché nella zona dell'ospedale di Monza non ci sono posteggi e loro devono accompagnare i figli a fare la chemio è più di un paradosso

Il caso delle famiglie multate mentre i figli fanno la chemio

«La multa l’ho pagata, sono una cittadina onesta. Rimane il fatto che sono arrabbiata. Ho dovuto parcheggiare lungo la strada, anche se ciò non sarebbe consentito, perché mio figlio, che da 8 anni lotta contro la malattia, non può certo camminare per decine di metri per raggiungere il centro. Il Comune e la Polizia locale si mettano una mano sul cuore».
Michela è madre di due figli, il più piccolo dei quali è da tempo seguito dai medici del Maria Letizia Verga, struttura d’eccellenza nel campo della cura delle leucemie infantili a Monza . Ed è proprio per lui che sta portando avanti questa battaglia.
Come spesso accade ai genitori dei piccoli pazienti, in assenza di posteggio, si è trovata costretta a lasciare l’auto in via Cadore, lungo il passaggio pedonale. Una decisione inevitabile, dal momento in cui in zona non ci sono posti auto a loro disposizione, se non un’area concessa dal titolare del ristorante Antica Cascina Zappa che ha deciso di dare una mano riservando (in via del tutto gratuita) proprio ai genitori del Maria Letizia Verga una parte dell’area di sosta di sua pertinenza. «Ho parcheggiato proprio accanto al ristorante, che non finiremo mai di ringraziare per la disponibilità, il cui parcheggio in quel momento era però già pieno - ha spiegato - Ho lasciato l’auto in un punto lontano dalla curva, in cui non avrebbe dato fastidio a nessuno. Quando sono tornata, ecco che ho trovato la multa. Lo ammetto, mi sono arrabbiata molto. E’ accaduto anche a molti altri genitori nella mia stessa situazione. Tutti la multa poi l’abbiamo pagata, rimane l’amarezza nel constatare che dall’altra parte si sta facendo poco per cercare di venirci incontro».

Il dialogo inutile

La donna ha provato a parlare con la Polizia locale, inviando anche una mail al comandante, «ma purtroppo non ho ricevuto risposta».
La problematica legata alla scarsità di posti auto regolamentari nei pressi del centro è sempre esistita, ma si è aggravata col Covid. Questo perché solo un genitore può accompagnare il figlio all’interno della struttura a fare la chemio e dunque non può affidare la ricerca del posto auto al secondo genitore o, ad esempio, al nonno o a chiunque altro li accompagni. «Non posso lasciare mio figlio davanti al centro e poi andare a cercare posteggio», ha fatto notare. «Per questo la richiesta di noi genitori è quella di avere dei posti auto a noi riservati. Li hanno trovati per gli studenti universitari, potrebbero pensare a una soluzione anche per noi».

L'intervento del sindaco

Da parte sua, il sindaco Dario Allevi ha voluto rassicurare i genitori circa la volontà del Comune di trovare una soluzione. «Abbiamo aumentato il numero di parcheggi e cercheremo di studiare cosa si può fare per andare incontro alle esigenze di queste mamme e di questi papà che stanno lottando accanto ai propri figli - ha spiegato - E’ inaccettabile che debbono accompagnare i propri bimbi a fare questo tipo di cure e che si trovino poi davanti a una contravvenzione. Ci rendiamo conto della situazione e proveremo a studiare una soluzione».

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