Giornata mondiale del rifugiato: la storia di Iman che insegue il sogno delle Olimpiadi
E' scappato dall'Iran lasciando tutto. Oggi abita a Carnate e nella squadra a Pioltello ha trovato una seconda famiglia.
Oggi, lunedì 20 giugno 2022, è la Giornata mondiale del rifugiato. Per sensibilizzare le persone sul tema, sono state raccolte le storie di chi è scappato dal proprio paese per cercare una speranza di salvezza. E' il caso di Iman, 27enne proveniente dall'Iran, arrivato per caso in Italia in fuga dalle persecuzioni. A Pioltello ha trovato una speranza di futuro anche attraverso lo sport.
Giornata mondiale del rifugiato: la storia di Iman
Poco più di un anno fa ha preso un volo da Istanbul per arrivare in Italia. Aveva raggiunto la Turchia scappando a piedi dalla sua terra dopo aver abbandonato amici, famiglia, lavoro e lo sport che amava: la lotta libera. Giunto in Italia la sua prima tappa è stata presso la comunità di Exodus che lo ha accolto e gli ha fatto ottenere lo status di rifugiato.
Quindi si è spostato a Carnate, in Brianza, per cercare un lavoro e trovare un luogo dove poter portare avanti la sua passione per la lotta. Quello che in Iran è lo sport nazionale, in Italia è meno praticato. Non conoscendo la lingua e avendo pochi contatti sul territorio, ha fatto molta fatica, ma alla fine grazie ai social ha coronato la sua ricerca.
A Pioltello per la lotta libera
Attraverso Instagram, infatti, è venuto a conoscenza dell'esistenza dell'Asd Lotta Club Seggiano di Pioltello e subito ha cercato di mettersi in contatto con gli allenatori e gli atleti della squadra.
La prima volta che è arrivato da noi lo ha fatto spostandosi in monopattino elettrico, da Carnate sino a Pioltello. E' entrato in palestra e i siamo subito resi conto che era un campione.
ha raccontato l'allenatore Marco Moroni. La società è diventata la sua seconda famiglia, amici con cui poter dimenticare le difficoltà vissute praticando lo sport che ama. Ma non solo. Lo hanno aiutato a trovare una sistemazione più stabile e soprattutto più vicina alla palestra, a Milano, e gli hanno anche permesso di trovare un posto di lavoro nel campo della sicurezza. Un impegno molto gravoso, che però non toglie il sorriso dal volto di Iman. Anzi, quando può il giovane si ferma in palestra per dare una mano ai suoi tecnici con i più piccoli.
Ha lasciato tutto dietro di sé
E' scappato dall'Iran senza portare niente con lui. Nel suo Paese era un campione nella sua specialità, faceva diversi lavori manuali, viveva con la sua famiglia e dopo gli allenamenti si dedicava agli atleti più giovani come mentore. Da un giorno all'altro ha dovuto lasciare tutto per paura delle persecuzioni.
Ha rinunciato a un futuro brillante nello sport, visto che attualmente il suo stato di rifugiato non gli permette di gareggiare nelle massime competizioni non avendo la cittadinanza. Eppure, grazie al suo impegno e al suo talento, è stato selezionato per prendere parte alle Olimpiadi dei rifugiati e provare così, insieme all'Asd Lotta club di Seggiano, a coronare un sogno. Anche se un altro desiderio grande non lo ha nascosto:
Mi piacerebbe poter tornare a casa e riabbracciare mia mamma
ha svelato.
L'incontro con l'Amministrazione
Oggi, lunedì 20 giugno 2022, è stato ricevuto in Municipio dalla sindaca Ivonne Cosciotti e dai membri della Giunta. Accompagnato dal suo tecnico ha raccontato la sua storia, le difficoltà che ha attraversato per raggiungere l'Italia, la voglia di darsi da fare che lo sta portando a compiere tanti sacrifici pur di rifarsi una vita anche nel nostro Paese.
Questo ragazzo è un esempio, oltre che essere un campione. E sono certa che la sua forza di volontà lo porterà a raggiungere tutti i traguardi che si è prefissata. Un ringraziamento e i complimenti vanno anche alla sua società sportiva, un'eccellenza della città che ha saputo anche accogliere e sostenere una persona nel momento di difficoltà.
ha commentato.