Mentre l’evento principale quest’anno si è tenuto domenica 12 ottobre a Parma, in Brianza si attende domenjca prossima 19 ottobre per celebrare la 75esima Giornata Nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro. L’Anmil (Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro) di Monza e Brianza, organizzatrice della giornata, dà appuntamento a Seregno.
Giornata per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro, Anmil MB la celebra a Seregno
Il programma della giornata prevede, alle ore 9, la celebrazione della S. Messa nella Basilica di San Giuseppe e alle ore 10.00 l’inaugurazione del Monumento dedicato ai caduti sul lavoro. Alle ore 11.00 si svolgerà la Cerimonia civile, nella Sala Civica Mons. Gandini, con gli interventi di rappresentanti delle istituzioni, autorità, organizzazioni sindacali e di categoria, dirigenti ANMIL.
Durante la Cerimonia Civile verranno anche consegnati i Brevetti e i Distintivi d’Onore agli Invalidi del lavoro da parte della Direzione INAIL regionale.
L’evento principale, come detto, quest’anno si è svolto a Parma con il Patrocinio della Regione Emilia-Romagna e del Comune di Parma in presenza di Soci e vertici di ANMIL, autorità dello Stato, mondo dell’associazionismo, Terzo Settore e società civile.
“Viviamo in una nazione che conta, solo nelle statistiche ufficiali, un morto sul lavoro ogni 8 ore”, ricorda il Presidente territoriale ANMIL di Monza e Brianza, Ivan Ghironzi.
“In questa Giornata ci siamo ripromessi di non limitarci a questa atroce statistica giornaliera, bensì di estenderla a quanti non ottengono neanche il diritto di rientrarvi a pieno titolo: i non assicurati INAIL, vale a dire gli invisibili del lavoro sommerso che occulta le cause lavorative di infortuni e morti, i lavoratori autonomi che costituiscono sempre più una parte significativa degli occupati del Paese, le Forze dell’Ordine e i nostri Vigili del Fuoco, i volontari. In questa Giornata vogliamo ricordare le vittime di malattie professionali cadute nell’oblio: i ‘tumori perduti’, i morti per l’inquinamento e disastri ambientali, per l’amianto o per l’inalazione di altre sostanze nocive che causano morti atroci e immediate ma a seguito di anni di incubazione”, continua il Presidente Ghironzi.
“Non vanificheremo il dovere intrinseco di questa paradossale ricorrenza, paradosso che risiede nel celebrare la memoria di quanti abbiano perso la vita o l’integrità fisica per adempiere al pilastro sul quale si fonda la nostra Repubblica”, sottolinea Ghironzi, “non lo vanificheremo riducendo le tante cerimonie civili sparse sull’intero territorio nazionale a momenti di commiato e ripetizione di promesse vane. La Giornata che appartiene a tutti i lavoratori presenti, futuri e pensionati del Paese deve portare un grido unanime verso il cambiamento. Verso una presa in carico determinata al porre fine ad una strage continua, verso l’investimento immediato per la costruzione di un reale Stato sociale”.
Morti sul lavoro: i dati nazionali
Secondo i dati aggiornati ad agosto 2025, l’indice medio di incidenza in Italia è pari a 20,6 morti ogni milione di occupati.
Le regioni che superano del 25% la media nazionale – quindi in zona rossa – sono:
- Basilicata
- Umbria
- Campania
- Sicilia
- Calabria
In zona arancione rientrano:
- Trentino-Alto Adige
- Puglia
- Veneto
- Liguria
- Sardegna
- Abruzzo
- Toscana
Seguono le zone gialle:
- Piemonte
- Marche
- Valle d’Aosta
- Emilia-Romagna
Infine, in zona bianca:
- Lombardia
- Friuli-Venezia Giulia
- Lazio
- Molise.
681 decessi da gennaio ad agosto 2025
Nel dettaglio, le 681 vittime totali si dividono in:
- 493 morti in occasione di lavoro (–14 rispetto al 2024)
- 188 in itinere, ossia nel tragitto casa-lavoro (+15 rispetto al 2024).
La Lombardia resta la regione con il numero assoluto più alto di decessi sul posto di lavoro (68, numero motivato soprattutto dalla più alta percentuale di lavoratori rispetto alle altre regioni), seguita da Veneto (53), Campania (49), Sicilia (41), Piemonte (38), Toscana (35) ed Emilia-Romagna (34).