Meda

Giro d'Italia di Handbike, quarto l'eroe di guerra dei Carabinieri

Il luogotenente Loreto di Loreto aveva perso l'uso delle gambe dopo un grave incidente in Afghanistan nel 2012.

Giro d'Italia di Handbike, quarto l'eroe di guerra dei Carabinieri
Pubblicato:
Aggiornato:

Nella terza tappa del Giro d’Italia di Handbike che si è svolta domenica 22 maggio a Meda ha preso parte anche il luogotenente dei Carabinieri Loreto Di Loreto, arrivato al quarto posto.

Handbike, quarto l'eroe di guerra dei Carabinieri

Loreto di Loreto, eroe di guerra del Primo Reggimento Carabinieri Paracadutisti “Tuscania”, medaglia d’oro al valore militare per i tragici fatti accaduti in Afghanistan nel gennaio 2012 (dopo un gravissimo incidente, rimase paralizzato perdendo l’uso delle gambe), nonostante il ribaltamento e qualche escoriazione, nella tappa medese è giunto quarto mantenendo la testa della classifica generale con addosso l’ambita maglia rosa.

La motivazione della medaglia d'oro al valor militare

Di seguito la motivazione della medaglia d’oro conferitagli il 25 maggio 2017

Addetto al Police Operational Mentoring and Liaison Team di Farah (Afghanistan), nell’ambito della missione ISAF, in un contesto ambientale caratterizzato da persistente ed elevatissimo rischio di natura terroristica, dedicava ogni personale risorsa all’assolvimento del compito assegnato, impegnandosi con instancabile slancio e intima convinzione nelle attività di mentorizzazione e di assistenza in favore della polizia locale. Nel corso di un servizio di scorta a un convoglio militare, disposto a seguito di un precedente attacco terroristico ad altri mezzi dell’Esercito Italiano in quella stessa zona, il veicolo blindato sul quale viaggiava in qualità di mitragliere, si ribaltava più volte. A seguito dell’occorso, il militare veniva sbalzato violentemente fuori dalla botola in cui era posizionato, riportando gravissime lesioni su tutto il corpo. Con altissimo spirito di abnegazione e straordinaria professionalità, continuava a orientare i propri commilitoni nelle procedure di messa in sicurezza dell’Area sino alla totale perdita dei sensi. La grandissima forza d’animo e il cosciente sprezzo del pericolo costantemente testimoniati hanno consentito il perseguimento degli scopi della rischiosa missione, esaltando il prestigio dell’Italia e delle sue Forze Armate a livello internazionale. Chiaro esempio di elette virtù militari, elevatissimo senso del dovere e assoluta dedizione al servizio”. Farah (Afghanistan), 28 gennaio 2012.

Seguici sui nostri canali
Necrologie