Il ricordo

Gli alpini di Giussano danno l'addio al veterano delle Penne nere, Benvenuto Sala

Ha posato il suo zaino a terra dopo una lunga vita fatta di grande generosità e altruismo

Gli alpini di Giussano danno l'addio al veterano delle Penne nere, Benvenuto Sala
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Si è spento all'età di 90 anni Benvenuto Sala, il "vecio" degli Alpini di Giussano. Una colonna delle penne nere, esempio di altruismo e impegno.

Il veterano ha posato il suo zaino a terra

Ha posato il suo zaino a terra dopo una lunga vita fatta di generosità, solidarietà e volontariato. Gli alpini di Giussano salutano Benvenuto Sala, veterano delle penne nere, una vera colonna della sezione.
Aveva 90 anni e nel corso della sua vita tanto ha fatto per aiutare chi aveva bisogno.
L’alpino si è spento la scorsa domenica e martedì 1 luglio, in tanti hanno voluto dargli l’ultimo saluto e onorare la sua lunga attività.

Gli amici alpini hanno ricordato la sua grande generosità

Il capogruppo degli Alpini Giacomo Folcio, ha voluto leggere una lettera, nel corso della cerimonia funebre, ricordando la vita, le sofferenze e la grande generosità del «vecio».
Quello zaino, uno dei simboli delle penne nere, è stato per Sala anche pieno di sofferenze: a soli 10 anni ha perso il papà che nel 1945, in tempo di guerra stava rientrando a a casa quando il treno su cui viaggiava è stato mitragliato. Ma Sala ha perso anche un figlio, Roberto, vittima di un tragico incidente, un dolore immenso. La sua forza e tenacia però nel tempo gli sono state utili per andare avanti e riempire quel suo zaino di generosità ed altruismo, diventando un volontario molto attivo.

Impegno costante tra le Penne nere

Sala si è occupato per molti anni della raccolta rottami, per finanziare i progetti alpini e la costruzione della Baita di via De Gasperi.

«E’ stato per tanti anni nella Protezione civile alpina, volontario in Albania, durante la crisi del Kossovo e ha partecipato a tanti viaggi con i volontari di Giussano - ha ricordato Folcio - ha lavorato per aiutare dopo il terremoto in Umbria, nell’alluvione del Piemonte. E’ stato volontario per il ripristino delle trincee della Grande Guerra per i musei all’aperto. Ha lavorato in Valgrosina nella nostra baita di montagna. Ad ogni chiamata era sempre disponibile con entusiasmo e generosità».

Sala ha poi dato un grande contributo nei progetti sostenuti dagli alpini giussanesi in Tanzania, è stato d’aiuto alla Caritas, all’oratorio e alla parrocchia. Per oltre 50 anni .

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