Gli alunni scrivono a Mattarella: «Facciamo brutti sogni, basta guerra»

A Lentate marcia e manifestazione per la pace da parte delle scuole.

Gli alunni scrivono a Mattarella: «Facciamo brutti sogni, basta guerra»
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«Egregio Presidente, i telegiornali stanno facendo vedere tristi immagini e noi iniziamo a fare brutti sogni. Faccia qualcosa per porre fine alla guerra».

Gli alunni scrivono a Mattarella: «Facciamo brutti sogni, basta guerra»

E’ l’appello che gli alunni di 5A della primaria di Copreno hanno rivolto al Capo dello Stato, Sergio Mattarella, attraverso un cartellone appeso al cancello della scuola.

«Uno dei tanti che gli alunni del territorio hanno realizzato in questi giorni, coinvolti dalle insegnanti in un percorso sul significato della pace», spiega la dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo Toti, Tolomea Rubino. E gli alunni di 5A hanno pensato di rivolgersi al Presidente della Repubblica, sentendosi un po’ i suoi nipoti: «Le scriviamo perché ci sentiamo un po’ preoccupati per quello che sta succedendo in Ucraina. Abbiamo paura di essere coinvolti nella guerra e ci preoccupiamo per le persone che stanno soffrendo - il messaggio riportato con un pennarello rosso sul cartellone, dove è stata disegnata anche una bella colomba della pace con all’interno i nomi degli alunni - I telegiornali fanno vedere tristi immagini di guerra e iniziamo a fare brutti sogni su questa situazione spiacevole».

 

La richiesta dei bambini

Quindi la richiesta a Mattarella: «Vorremmo che lei pensasse a contattare Zelensky e Putin e li facesse ragionare per il bene di tutti. Pensi a noi e ai ragazzi in Ucraina come se fossimo suoi nipoti. Vorremmo condividere con lei il nostro motto: “Parlare e non lottare”».

Un motto che hanno detto a gran voce anche giovedì mattina nei Giardini di Villa Volta Sannazzaro, dove venti classi delle primarie di Lentate, Camnago e Copreno si sono riunite per manifestare contro la guerra in Ucraina, dimostrare la propria vicinanza alla popolazione colpita dal conflitto e lanciare messaggi di pace. Circa quattrocento bambini, accompagnati dalle insegnanti, hanno raggiunto a piedi il grande parco nel cuore del paese, chi con disegni, chi con bandierine, chi con cartelloni, tutti per portare un unico messaggio: «Pace è amore». A far visita agli alunni, che hanno intonato canzoni e condiviso pensieri a tema, anche il sindaco Laura Ferrari con gli assessori.

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