Lissone

Gravi infiltrazioni su tetto e pareti Chiesa dell’Addolorata «off limits»

Ennesima doccia fredda in parrocchia. A giorni parte anche la demolizione dell’ex cinema.

Gravi infiltrazioni su tetto e pareti Chiesa dell’Addolorata «off limits»
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Da giorni il portone della chiesa della Madonna Addolorata è chiuso. All’interno artisti e operai sono infatti al lavoro dopo che l’abside è stata intaccata da pesanti infiltrazioni d’acqua.

Gravi infiltrazioni su tetto e pareti Chiesa dell’Addolorata «off limits»

«Sono iniziati in questi giorni i lavori di restauro conservativo anche per la chiesa dell’Addolorata. Infiltrazioni d’acqua dal tetto e dalle pareti hanno causato parecchi danni. Anche le decorazioni saranno ripulite - ha spiegato il prevosto don Tiziano Vimercati - Il termine dei lavori dipende da quanto tempo impiegheranno gli operai e gli artisti a completare i restauri e la sistemazione delle infiltrazioni».
L’acqua, infatti, ha intaccato le pareti ai lati dell’altare maggiore rendendo ormai necessario un intervento strutturale urgente.

«La chiesa è chiusa da qualche giorno, anche i soffitti purtroppo sono stati colpiti dalle infiltrazioni e qui si era già intervenuto riparando la copertura - ha precisato il prevosto - Per qualche tempo le celebrazioni e le messe saranno sospese, altre invece si sposteranno in altri luoghi».
La chiesa, che sorge in piazza Maria Bambina, per decenni è stata anche il cuore dell’ex oratorio femminile. Fino alla fine dei lavori, infatti, saranno sospese le messe del martedì mattina alle 7, del sabato sera alle 20.30 e quella delle 9 la domenica. La messa del lunedì sera, invece, per tutto il mese di giugno sarà celebrata nella chiesa di San Carlo alla stessa ora.

Giù anche il vecchio cinema

Inizieranno anche a giorni le operazioni di demolizione del vecchio cinema Miriam di via Sant’Agnese, di fronte proprio alla chiesa dell’Addolorata.
Le operazioni di sgombero, portate avanti grazie alla generosità dei volontari della parrocchia prepositurale, si sono concluse. All’esterno, intatti, sono state anche rimosse le grandi porte laterali di legno e le tapparelle del primo piano dell’edificio.

«Piange il cuore, era un gran bel cinema. Un cinema vero e di tutto rispetto - ha sottolineato don Tiziano Vimercati - Questa è stata una scelta obbligata, non si è potuto fare diversamente. Purtroppo un pezzo di storia locale che se ne va, ma questa decisione era inevitabile».
Proprio in questi giorni, infatti, la grande sala da 600 posti dovrà essere demolita definitivamente.

«Avremo a disposizione una vasta area che dovrà essere valorizzata nel migliori dei modi, rispondendo ai bisogni e alle necessità della comunità cristiana e civile» conclude il prevosto-decano. Che il grande giardino di via Sant’Agnese possa (dopo la chiusura anche del San Luigi) tornare ad essere l’oratorio della parrocchia centrale? Chissà.

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