Desio

Gruppo Nuova Amicizia, da 40 anni con e per gli altri

Una bella storia di inclusività che ha come obiettivo coinvolgere persone diversamente abili, per cui vengono organizzate varie attività

Gruppo Nuova Amicizia, da 40 anni con e per gli altri
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Un’associazione di volontariato che racchiude una storia di inclusività lunga oltre 40 anni. Il Gruppo Nuova Amicizia (Gna) nasce nel 1979 e con vivacità, gioia e coinvolgimento fraterno dei volontari, esprime un spirito di amicizia con e verso le persone con disabilità, che vale la pena di conoscere.

Gruppo Nuova Amicizia, da 40 anni con e per gli altri

Il Gna è stato fondato in collaborazione con il gruppo Caritas della parrocchia di San Giovanni Battista di Desio. Ha sempre avuto come obiettivo principale l'organizzazione di attività di tempo libero per le persone con disabilità. L'associazione opera a livello locale nei Comuni di Desio, Seregno, Cesano Maderno e Nova Milanese. Durante l'anno, si susseguono numerose attività. Alcune sono diventate tradizioni, come gli incontri mensili che si tengono nella casa dei Missionari Saveriani la quarta domenica di ogni mese. Questi occupano l'intero pomeriggio, iniziano con una Messa seguita da attività ludiche e si concludono con una cena comunitaria. Inizialmente composto da 150 persone, il gruppo ha subito un colpo duro a causa del Covid-19. Tuttavia, nonostante le difficoltà, si è ripreso, adattandosi alla situazione imprevista. Non ci sono tessere o iscrizioni obbligatorie per farne parte, è un ambiente aperto a tutti. Il momento più importante è il soggiorno estivo al mare, che coinvolge circa sessanta persone tra ragazzi e volontari, e si svolge nelle prime due settimane di agosto. La meta di quest’anno è Torre Marina, località balneare di Marina di Massa.

Una comunità coesa

Il presidente del gruppo, Piero Galimberti, ha sempre avuto chiaro il fatto che il Gna non sia un semplice gruppo di amici, ma una comunità coesa:

«Il legame tra i membri del gruppo è sempre stato forte, ci siamo sempre trattati reciprocamente come amici. Questo gruppo è stato, infatti, un'effettiva comunità di amici, che ha preferito riunirsi in un ambiente diverso dal solito, come ad esempio il parco – ha spiegato – Il nostro rapporto con i Saveriani ha avuto inizio sotto la guida spirituale del compianto padre Rinaldo Nava che ha perso la vita in Bangladesh».

Altri missionari che hanno contribuito a caratterizzare l'identità cristiana dell'associazione sono padre Franco Benigni e padre Elia Meo.

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