Guerra tra sindacati alla St di Agrate: "Ti sparo in fronte"
La denuncia del segretario provinciale di Fiom Cgil, vittima della gravissima minaccia da parte del delegato di un'altra sigla.

Che i rapporti non fossero dei migliori, per usare un eufemismo, all'interno delle varie rappresentanze sindacali lo si sapeva già da tempo. Da una parte le principali single, Fiom Cgil e Fim Cisl; dall'altra l'Unione sindacale di base e la Uilm.
Mi ha detto: "Ti sparo in fronte"
Quanto però accaduto ieri, venerdì 7 marzo, al termine di un'assemblea sindacale alla Stmicroelectronics di Agrate, ha travalicato ogni limite.
Pietro Occhiuto, segretario Fiom Cgil Monza e Brianza, ha denunciato di essere stato minacciato dal delegato di un'altra organizzazione sindacale (senza specificare quale) con la frase "Ti sparo in fronte con una calibro 45".
Clima di tensione da tempo
Episodio che racconta, come detto, dell'altissima tensione all'interno dell'azienda sia per i venti di crisi di queste settimane sia per la profonda spaccatura tra le sigle sindacali che ha già portato in questi anni ad accuse incrociate.
L'episodio di venerdì è stato denunciato dallo stesso Occhiuto con un post sui social e poi condannato fermamente dalla Fiom di Monza e Brianza, attraverso un comunicato. Scontato che quanto accaduto avrà anche un seguito in tribunale.
La denuncia di Occhiuto, vittima della minaccia
"Chiudere un'assemblea con un delegato di un'altra Organizzazione Sindacale che mi dice che mi spara in fronte con una calibro 45 non mi era mai accaduto - ha scritto Occhiuto - In St succede anche questo".
Il comunicato di condanna della Fiom
Tantissimi i messaggi e gli attestati di solidarietà a cui è seguito, a stretto giro di posta, un fermo comunicato di Fiom Cgil che, dopo aver dato conto dell'accaduto, scrive:
"Questo fatto non rappresenta solo un attacco personale, ma un preoccupante segnale dell'inasprimento del clima nei luoghi di lavoro, dove invece devono prevalere il confronto civile e il rispetto reciproco. Il sindacato è il luogo della democrazia e della tutela dei diritti, non dell'odio e delle intimidazioni. La Fiom Cgil Brianza condanna con fermezza ogni forma di violenza verbale o fisica e chiede una presa di posizione chiara da parte di tutte le organizzazioni sindacali. E' inaccettabile che il dibattito sindacale degeneri in minacce e linguaggi d'odio, alimentando un clima di tensione che nulla ha a che fare con la difesa dei lavoratori. La Fiom non si farà intimidire. La sua storia è fatta di battaglie per la giustizia sociale, la dignità del lavoro e i diritti di tutti. Non saranno le minacce a fermare il nostro impegno. Anzi, episodi come questo rafforzano la determinazione a difendere i valori della libertà sindacale e del rispetto reciproco. La Fiom Cgil Brianza denuncerà formalmente l'accaduto nelle sedi opportune. Tuttavia, la denuncia individuale non basta: serve una risposta collettiva. La Fiom Cgil Brianza invita tutte le lavoratrici e i lavoratori e le rappresentanze sindacali a unirsi in un fronte comune contro l''odio e la violenza, affinché episodi del genere non si ripetano mai più".