Bottiglie che volano come proiettili, estintori svuotati in mezzo alla strada, bidoni che volano. E poi spintoni, schiaffi, pugni e calci. Il tutto in pieno giorno, tra pendolari, residenti e commercianti a dir poco attoniti.
Guerriglia urbana alla Stazione
Scene da guerriglia urbana nel cuore del quartiere Stazione di Carnate, teatro nel corso dell’ultima settimana di episodi di rara violenza, che forse mai aveva raggiunto questi livelli negli ultimi anni. A scendere in strada, stando al racconto di chi ha vissuto quei momenti di terrore asserragliato nei negozi e nelle proprie case, almeno una dozzina di stranieri, probabilmente di origine nordafricana, che se le sono date di santa ragione. Una settimana difficile, culminata con la maxi rissa di giovedì. L’allarme è scattato intorno alle 18.30.
“E’ successo tutto all’improvviso – racconta un testimone – Sono arrivate dieci, dodici persone da direzioni diverse e hanno iniziato a picchiarsi con una violenza inaudita. C’erano bottiglie di vetro che volavano da ogni parte e si schiantavano contro i muri delle case. Poi è spuntato anche un estintore, recuperato chissà dove. E qualcuno l’ha svuotato in mezzo alla strada, utilizzandolo come un’arma contro i rivali. Sono stati anche sradicati dei cestini dell’immondizia, senza contare poi le botte a mani nude, oppure con catene o altri armi rudimentali”.
Il quartiere è ormai allo sbando
Tutto è accaduto, come detto, in un orario di punta, in cui lo scalo inizia ad animarsi per l’arrivo del maggior numero di pendolari della giornata. Il racconto, comunque, è confermato anche dai surreali video girati e pubblicati (sono stati inviati anche alla nostra redazione da qualche cittadino esasperato e in cerca di aiuto), che testimoniano una serie di scene a dir poco incredibili. Che parlano, di fatto, da sole. E che mai si erano viste prima a Carnate. Nemmeno qui, alla Stazione, dove i problemi sono sempre stati, storicamente, all’ordine del giorno. Ma mai delineati da tanta ferocia.
“Negli ultimi anni la situazione è peggiorata, anzi è letteralmente precipitata – prosegue un altro residente della piazza – Sì, purtroppo la zona è sempre stata piuttosto critica, qualche episodio sporadico capitava anche prima. Ma non avevamo mai assistito a scene del genere. E’ stato tutto assurdo, una vera guerriglia urbana tra bande”.
Il sindaco chiede l’Esercito
L’arrivo delle Forze dell’ordine, allertate da residenti e commercianti, ha messo in fuga il gruppo. Che però nel giro di pochi minuti, ha comunque messo a ferro e fuoco l’intera zona dello scalo ferroviario. Dal canto suo, l’Amministrazione del sindaco Rosella Maggiolini è sempre più intenzionata a chiedere un presidio fisso dell’Esercito. Una richiesta già inoltrata al Prefetto tempo fa e che verrà sottoposta nuovamente nei prossimi giorni:
“I Carabinieri della stazione di Bernareggio hanno effettuato un presidio più lungo rispetto ai mesi precedenti, di fronte allo scalo ferroviario. Con i nostri agenti della Polizia locale è stata avviata una schedatura di diversi soggetti sospetti presenti sul territorio. In generale tutto quello che il Comune può fare lo sta facendo, ma da soli non siamo in grado di gestire i quotidiani episodi di violenza. Comprendo il disagio dei cittadini di vivere in una zona problematica, ma dire che il Comune non ha fatto nulla non è vero. Appena insediato il nuovo Prefetto, che ringrazio per l’immediatezza del riscontro, mi sono recata da lui per parlare della situazione di Carnate e del quartiere Stazione. La richiesta che inoltrerò nuovamente è quella di non lasciare solo Carnate nella gestione di questa situazione grave e difficile. L’obiettivo, per la nostra Amministrazione, rimane quello di avere l’Esercito stanziale nel piazzale della Stazione. Se fosse altrettanto necessario sono pronta ad interpellare sia Regione Lombardia sia il Ministero”
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