Monza

Ha vinto la sua partita contro il tumore, ora è capitano della Nazionale guariti

La storia straordinaria di Giacomo Terranova, papà col calcio nel cuore.

Ha vinto la sua partita contro il tumore, ora è capitano della Nazionale guariti
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Appassionato di calcio, dopo aver vinto la sua personale partita contro due gravissime forme di cancro è diventato capitano della Nazionale italiana dei ragazzi guariti dalla leucemia. E papà felice.

Ha vinto la sua partita contro il tumore

Il 53enne Giacomo Terranova aveva appena 14 anni quando a seguito di un esame del sangue i medici gli hanno diagnostica la leucemia mieloblastica e gli hanno dato non più di due mesi di vita. Obbligato a lasciare sul campo il pallone da calcio con il quale era solito dilettarsi con i suoi amichetti, Giacomo però non sapeva che la squadra di medici capitanata da JanKovic al San Gerardo, ove subito era stato dirottato per le cure, di calci al tumore per salvare i suoi bimbi ne aveva dati già tanti.

«Mi dissero subito che si trattava di una forma di tumore molto aggressiva e che necessitava del trapianto, e che anche in quel caso non avevo più del 10% di possibilità di farcela - ha raccontato ancora emozionato - Ero abbastanza grande per capire ma ancora troppo piccolo per digerire la cosa. Ed è stato proprio allora che ho scoperto la straordinarietà del dottor JanKovic. Era domenica, ed ero in attesa di fare il mio secondo aspirato midollare. Lui è rimasto con me tutta la notte, nella mia stanza, a parlare di calcio e della Juve. Regalandomi quel poco di normalità e quei sorrisi che sono indispensabili per non perdere la speranza».

Il fratellino è stato il più piccolo donatore di midollo osseo al mondo

Parlando di match, ad affiancare nel campo della sala operatoria Giacomo è stato suo fratello Christian, che a soli 3 anni è divenuto allora il più piccolo donatore di midollo osseo al mondo. Una sala operatoria che, guarito definitivamente dalla leucemia, Giacomo ha dovuto affrontare ancora nel ‘95, quando è stato colpito da un cancro alla gola.

Ce l’ha fatta anche quella volta. A stargli vicino in quel caso è stata la moglie Sonia, che ha sposato nel ‘92 e che nel ‘98 ha dato alla luce Marta. Ovvero colei che Giacomo reputa il miracolo più grande e la meraviglia più bella della sua vita.

Ora è capitano della Nazionale guariti

Dal 2001, infine, la sua passione per il calcio si è concretizzata all’interno della Nazionale italiana dei ragazzi guariti dalla leucemia, nata in seno al Maria Letizia Verga, ove JanKovic è presidente e lui allenatore. «Siamo una quarantina di “fortunati”, compresi due gemelli che sono stati a loro tempo ricevente e donatore, e che oltre a regalare sorrisi spera sempre di riuscire a sensibilizzare l’opinione pubblica in merito alla donazione di midollo osseo».

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