Potrebbero partire a inizio gennaio i lavori relativi alla seconda fase dei maxi interventi che stanno ridisegnando il volto dell’Autodromo di Monza.
Hospitality e tribune
Dopo la prima tranche di opere che lo scorso anno ha visto il rifacimento dell’asfalto della pista e il raddoppio dei sottopassi con la separazione dei passaggi pedonali da quelli veicolari (con anche la realizzazione di un nuovo tunnel), è ora la volta della copertura dell’area paddock (aumentando così i posti hospitality, quelli destinati ai clienti danarosi disposti a spendere cifre elevate, così come chiesto dagli organizzatori del Gp che puntano molto sui big spender), del riassetto degli uffici direzionali e della sostituzione di una prima parte di tribune.
Assegnati i lotti
Tutti e quattro i lotti dell’appalto da oltre 41 milioni di euro pubblicato a giugno da Invitalia sono stati aggiudicati (la fetta preponderante è andata alla Ar.Co Lavori di Reggio Emilia) e parallelamente l’iter autorizzativo, così come spiegato dal sindaco Paolo Pilotto, sta procedendo. Ora la pratica è nelle mani della Provincia, per poi arrivare in Comune.
«Aci Sias aveva ricevuto finanziamenti dal Mit e dalla Regione per 77 milioni di euro per intervenire sul miglioramento dell’impianto – ha ricordato il primo cittadino – La parte relativa al rifacimento dell’asfalto della pista e dei sottopassi (lavori, questi ultimi, che erano stati sollecitati anche dalla Prefettura per motivi di sicurezza), è stata archiviata e ora le opere principali che si prospettano sono quelle legate alla copertura dell’area paddock, che già presenta una copertura, costituita però da un tendone sopra gli edifici dei box, ma che dovrebbe diventare un’area ben strutturata, la nuova direzione di gara, la nuova sala stampa». Oltre a questi interventi, ci sono due altre questioni che da tempo devono essere risolte. «La prima riguarda il restauro del Serraglio, un luogo che appartiene alla memoria del parco stesso – ha proseguito Paolo Pilotto – E l’altra è la progressiva sostituzione delle tribune in tubi innocenti con strutture che siano più confacenti all’ambiente da un lato e più sicure e ospitali dall’altro, visto che dovrebbero prevedere anche una serie di servizi come quelli di ristorazione e toilette».
L’iter
Questi, spiega il sindaco, «sono i cinque ambiti di intervento. L’ambito relativo al restauro conservativo del Serraglio e alle tribune, essendo stato oggetto di molte verifiche, potrà seguire un iter che sarà la Conferenza dei Servizi a gestire, mentre gli altri tre aspetti, che sono più elaborati, stanno seguendo un altro percorso». Sias, ha evidenziato ancora, «ha depositato a metà settembre in Provincia i progetti per sottoporli alla verifica di assoggettabilità a Via, ovvero la Valutazione di impatto ambientale e in questi giorni sta raccogliendo le Osservazioni». Al termine di questo iter, la parola passerà al Comune, che è l’ente sul cui territorio insistono i lavori e che verificherà se dovranno passare per il Consiglio comunale. «E’ molto probabile che alcuni di questi lavori, almeno tre, saranno sottoposti all’attenzione dell’Aula perché si tratterà molto probabilmente di permessi che dovranno essere dati in deroga», ha precisato.
Lavori al via a gennaio
Per quanto riguarda le tempistiche, i vertici dell’Autodromo avevano auspicato il via al cantiere al termine della stagione motoristica che coincide col Monza Rally Show di dicembre. «Sull’iter siamo sempre stati chiari – ha concluso il primo cittadino – Prima Provincia, poi Comune. Ci servirà almeno un mese e quindi alla fine di dicembre potrebbe essere che l’iter autorizzativo sia finito e che dunque a inizio gennaio si possa cominciare».