I beneficiari del Reddito di cittadinanza lavoreranno per il Comune
Da oggi, giovedì 9 marzo, i cittadini villasantesi che percepiscono il Reddito di Cittadinanza saranno coinvolti in attività operative presso diversi settori del municipio e non solo
A partire da oggi, giovedì 9 marzo, i cittadini di Villasanta che percepiscono il Reddito di Cittadinanza sono coinvolti in attività operative presso diversi settori del municipio e non solo.
I soggetti in possesso dei requisiti previsti sono sei, con posizioni in tre ambiti differenti: due presso la Polizia locale, due in Biblioteca Civica e due all'Asilo Nido comunale Girotondo.
Altre due posizioni al momento sono state messe a disposizione all’interno della RSA Villa San Clemente in collaborazione con Auser Brianza ODV.
Partono oggi i primi quattro percorsi
Oggi, 9 marzo, partono i primi quattro percorsi, uno per ciascun ambito di intervento, mentre gli altri saranno avviati nelle prossime settimane. Per il momento la durata è legata alla durata dell'erogazione del beneficio economico assegnato.
La vigente normativa prevede infatti che le persone non occupate beneficiarie del RdC, nel contesto del Patto per il Lavoro e l'Inclusione Sociale, sono tenute ad offrire la propria disponibilità allo svolgimento di attività utili alla collettività declinate nei cosiddetti PUC ( progetti utili alla collettività).
La normativa
I progetti sono a titolarità dei Comuni, ferma restando la possibilità di svolgerli in gestione associata. In ogni caso i beneficiari sono tenuti a partecipare ai progetti attuati nel loro comune di residenza. I Comuni, quindi, singoli o associati e raccordandosi a livello di Ambito Territoriale, sono responsabili dell’approvazione, attuazione, coordinamento e monitoraggio dei progetti, anche con l’apporto di altri Soggetti Pubblici e del Privato Sociale. La mancata adesione ai PUC da parte dei soggetti coinvolti comporta la perdita del beneficio.
"Un'occasione di crescita"
"I PUC sono attività che i beneficiari di reddito di cittadinanza sono tenuti a svolgere e rappresentano una misura di politica attiva del lavoro, da intendere quindi come un'occasione di crescita e di acquisizione di nuove competenze, attraverso esperienze da svolgere sul campo. Per questo, oltre ad ampliare l'offerta delle proposte all'interno dei servizi comunali, abbiamo deciso di coinvolgere anche il privato sociale ampliando così il catalogo dei PUC - ha sottolineato Laura Varisco, assessore alle Politiche sociali - Le spese di realizzazione dei progetti saranno finanziate totalmente dal Fondo nazionale di contrasto alla povertà e, naturalmente, le persone coinvolte non saranno impiegate in sostituzione del personale dipendente o per lo svolgimento di attività loro assegnate".