Il commento

I dubbi del M5S sullo svincolo A52 – Monza Sant’Alessandro. Presentata un'interrogazione in Regione

"Il rischio è di trovarsi proprio durante le Olimpiadi 2026 con un cantiere aperto che paralizzerebbe il traffico in uscita e in entrata verso Monza"

I dubbi del M5S sullo svincolo A52 – Monza Sant’Alessandro. Presentata un'interrogazione in Regione
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«La nostra domanda è semplice. La Giunta regionale deve spiegare come l’opera in programma sullo svincolo A52 – Monza Sant’Alessandro, possa inserirsi fra quelle propedeutiche alle Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026. Stiamo parlando di un’opera il cui costo è stimato in prima istanza in 42 milioni di euro, la cui tempistiche di realizzazione sono pressoché inconciliabili col cronoprogramma olimpico, già carico di considerevoli ritardi. Il rischio è di trovarsi proprio durante la manifestazione, con un cantiere aperto che paralizzerebbe il traffico in uscita e in entrata verso Monza. Se davvero Regione Lombardia volesse decongestionare l’area, perché non dare seguito alle promesse fatte in campagna elettorale rimuovendo i caselli sulla tangenziale est e ad Agrate che riversano sul traffico locale coloro che non vogliono pagare il pedaggio? Ennesima promessa mancata e presa in giro di questo centrodestra ai cittadini».

Lo svincolo A52 – Monza Sant’Alessandro non convince il Movimento 5 Stelle

La voceè quella di Paola Pizzighini (Consigliera regionale M5s Lombardia) che si unisce a quella del territorio, ovvero quella di Marco Fumagalli, ex Consigliere regionale ed ora portavoce del Gruppo pentastellato Brianza Est. Insieme i due pentastellati hanno depositato un'interrogazione in Regione ("Progett

o del Potenziamento dello svincolo di Monza Sant’Alessandro sulla A52 Tangenziale Nord di Milano - Opera di contesto – Olimpiadi invernali Milano – Cortina 2026”)

«Occorre coinvolgere la cittadinanza, attraverso il dibattito pubblico previsto dal codice dei contratti. La soluzione non può e non deve essere sempre la solita colata di cemento, a soffocare uno dei territori più cementificati d’Italia. Regione ha valutato tutte le alternative possibili oppure si tratta del solito progetto fatto alla rinfusa come per Pedemontana che poi ha dovuto “svoltare” sulla tratta “D breve” per l’impossibilità di realizzare l’opera? Questo progetto evidenzia tutta l’approssimazione di Regione Lombardia nell’affrontare le opere sul territorio senza che ci sia un capo e una coda ma solo perché dovevano essere impiegati i fondi per le Olimpiadi invernali. Se proprio si vogliono spendere, si provveda con opere meno invasive sulla viabilità esistente per garantire uno scorrimento più snello. A partire dalla rimozione dei caselli sulla tangenziale est».

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