Protesta

I ristoranti espongono le bollette in vetrina: elettricità più che triplicata

In un anno gli aumenti sono impressionanti, in molti sono stati costretti ad aumentare i prezzi...

I ristoranti espongono le bollette in vetrina: elettricità  più che triplicata
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Non sono molti i negozianti che a Monza hanno aderito all’iniziativa di Confcommercio «Bollette in vetrina» ma chi lo ha fatto senza dubbio ha voluto lanciare un segnale molto forte su quanto il caro energia stia penalizzando soprattutto il settore della ristorazione, già messo a dura prova dalla pandemia e dall’aumento dei costi delle materie prime in seguito alla guerra ucraina.

Bollette in vetrina contro il caro energia

 

«L’iniziativa è partita 4,5 mesi fa dalla Confcommercio Toscana e poi hanno aderito anche le altre associazioni di categoria locali, come noi di Monza-Brianza e Milano», ha spiegato Alessandro Fede Pellone, segretario di Confcommercio Mb. «Le difficoltà riguardano tutti, ma è naturale che in modo particolare il caro energetico si rifletta su bar e ristoranti e in particolare su chi deve far funzionare frigoriferi e forni - ha spiegato Fede Pellone - Le botteghe di abbigliamento possono ricorrere a un po’ di accorgimenti per risparmiare sulle bollette della luce, come a spegnere l’illuminazione delle vetrine, ma di certo gli alimentari non possono fare altrettanto con gli elettrodomestici più energivori».

La scelta iniziale

La tendenza dei negozi è stata quella - soprattutto all’inizio - di non aumentare i prezzi, ma la strategia ormai non è più quella e basta farsi un giro in città (ma anche nei supermarket) per rendersi conto che è aumentato tutto, dal caffè che ormai si assesta sopra l’euro da 1,10 a 1,20 alla pizza o al pane.
«E’ inevitabile che non si potranno mantenere gli stessi prezzi con tutti questi aumenti, perché il rischio è chiudere proprio, soprattutto con l’inverno in arrivo che vedrà aumentare anche i costi del riscaldamento - ha rimarcato il segretario di categoria - Da qui la nostra idea di mostrare le bollette in vetrina, per far capire al cliente da dove nascono i problemi e i conseguenti rincari applicati». All’iniziativa hanno subito aderito alcuni panifici che si sono resi conto di non poter più garantire il costo del pane a 4 euro al chilo come prima. «Non ci stanno dentro, è ovvio. In molti ancora non hanno ricevuto le bollette e forse non si sono ancora resi conto del problema, ma non appena arriveranno ci sarà la batosta».

Triplicati in un anno i costi dell'energia

Qualcuno ha già spento le luci sotto il bancone e pure le vetrine delle botteghe e anche questo con l’inverno alle porte rischia di essere un ulteriore problema. «Chi ha potuto usare luci a Led o spegnere le vetrine di notte lo ha fatto, ma poi si aprirà un ulteriore discorso sulla sicurezza notturna che potrà essere minore proprio per via del buio, ma si dovrà fare di necessità virtù», ha rimarcato Fede Pellone. Intanto il titolare delle pizzerie «Turnè», «Dollaro» e «Altrove» ha già messo le bollette in vetrina così come quello delle «Arcate», lo storico ristorante di via Cortelonga. E basta vedere il confronto tra la bolletta dell’energia elettrica del medesimo periodo dall’1 al 31 luglio 2021 a confronto con quella dello stesso mese del 2022 per restare di stucco.
Se l’anno scorso il «Turnè» di via Bergamo pagava 1.161 euro, solo 12 mesi dopo il conto è più di tre volte tanto e arriva a 4.496 euro, come si vede in modo molto trasparente esposto sulla vetrina. «Penso non ci sia bisogno di aggiungere altro...», ha tagliato corto Diego Mazzucchelli.

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