Biassono

Il Biassono: "Nessuna catastrofe, solo un cambio di rotta"

Il neo presidente della società, Luca Beduschi, si dissocia dalle voci circolate nelle ultime settimane.

Il Biassono: "Nessuna catastrofe, solo un cambio di rotta"
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Il Biassono Calcio chiarisce: " Non è in corso alcuna catastrofe, solo un cambio di rotta. Il nostro obiettivo è quello di arrivare ad avere un centro sportivo d’eccellenza".

Cambio di rotta nel Biassono Calcio

E’ carico di entusiasmo e voglia di fare il nuovo presidente dell’Acd Biassono, Luca Beduschi. Insieme alla vice nonché moglie Michela Palmiero, ha voluto fare chiarezza in merito alle vicende che hanno coinvolto di recente la società, che ha visto l’allontanamento «volontario» del direttore generale e di alcuni allenatori. I membri attualmente attivi del consiglio sono Michela Palmiero, Alessio Beduschi, Giovanni Monacelli, Francesco Magnano e Andreina Zanardi.

«Ci siamo incontrati la stagione passata con l’ex presidente Magnano e con Monacelli, che sono tuttora parte attiva della società - spiega il presidente Beduschi - Per 15 anni hanno gestito il centro sportivo, un’attività che richiede tanto impegno e dedizione e volevano rallentare un po’. Mi è stata data così la possibilità di subentrare e, dopo una serie di confronti: dopo una serie di confronti abbiamo deciso di fare questo passaggio di consegne. Da settembre sto vivendo molto il centro sportivo dove ho portato la mia idea di progetto. Un percorso che ho fatto perché mi piace stare assieme ai ragazzi: ho due figli che giocano a calcio, lo ritengo anche un percorso sociale. Vorrei dedicarmi a questa passione e a un progetto ambizioso: creare un settore giovanile che diventi per i ragazzi un punto di riferimento educativo, con mister di qualità che saranno formati sia a livello calcistico sia come educatori. Con l’obiettivo di coltivare i nostri ragazzi e farli crescere per arrivare a portarli fino alla fine del percorso nella prima squadra. Quello che ho cercato di fare è stato quello di mettere delle persone adeguate a questo tipo di progetto. Probabilmente siamo andati a toccare degli equilibri radicati da tempo e si è sollevato un po’ il polverone».

Più attenzione al settore giovanile

«Magari prima c’era un po’ più di attenzione alla prima squadra, adesso, con la nuova gestione c’è più attenzione al settore giovanile - ha sottolineato Monacelli - E’ cambiato leggermente il focus della società e qualsiasi cambiamento è visto sotto due punti di vista: c’è chi lo accetta e lo capisce e c’è chi tira i freni. Noi non abbiamo mandato via nessuno: il cambiamento alcuni lo hanno vissuto molto positivamente mentre chi non l’hanno capito e hanno cercato un altro posto. C’è stato un cambio di rotta in corsa e ciò comporta aspetta positivi e negativi: si va avanti con l’entusiasmo di sempre».

C'è un nuovo direttore generale

«Metteremo delle figure molto professionali, come il nuovo direttore generale Giuseppe Parise, che arriva da squadre professionistiche, molto competente e preparato, che sta riorganizzando tutto il settore giovanile - ha aggiunto il presidente - Stiamo mettendo mano anche alla prima squadra: ci siamo rimasti male per il fatto che i mister se ne siano andati via, di loro iniziativa. Probabilmente non hanno accettato questo cambio di direzione per riorganizzare la struttura».

La collaborazione con il Comune

«Abbiamo condiviso ogni passo col Comune con il quale abbiamo sempre aperto un dialogo - spiega Monacelli - Crede in questo centro e sta facendo investimenti per rifare il campo in sintetico. La sfida è anche quella di soddisfare le aspettative del Comune». «Bisogna stare molto attenti anche ai bilanci: la mia intenzione è quella di andare a eliminare anche i piccoli sprechi e fare una quadra. Vorremmo anche fare preventivi per qualche investimento privato per migliorare la struttura per i ragazzi, per avere qualche campo in più e avere così la possibilità di aumentare il numero degli iscritti, che attualmente sono circa trecento, ma abbiamo avuto molte più richieste. Siamo una realtà di paese e dobbiamo puntare molto sul sociale: per questo abbiamo tanti progetti, come ad esempio l’inserimento di figure come lo psicologo e il fisioterapista, o di una squadra di diversamente abili. Tante piccole iniziative che possono dare un valore aggiunto agli iscritti e farli sentire come in una seconda famiglia».

 

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