Carate Brianza

Il Comitato verde striglia destra e sinistra: «Il bosso è in agonia per l’incuria di tutti»

Mobilitazione di CiVitaVerde per la siepe ornamentale del giardino di villa Cusani distrutta dalla Piralide e dal caldo

Il Comitato verde striglia destra e sinistra: «Il bosso è in agonia per l’incuria di tutti»
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Tiene banco a Carate Brianza lo stato del giardino all’italiana di impianto seicentesco disegnato da quelle che fino a qualche anno fa erano delle verdissime siepi di bosso divorate, nel tempo, dalla voracissima «Piralide», il parassita asiatico che si nutre delle foglioline della pianta ornamentale e rinsecchite dal caldo torrido dell’estate.

Il Comitato verde striglia destra e sinistra: «Il bosso è in agonia per l’incuria di tutti»

Ma all’indignazione per il bosso si è aggiunta in settimana anche quella per le immagini delle fioriere di piazza IV Novembre rimbalzate sui social, quali simbolo di «degrado».

Un problema segnalato da tempo

Ad alzare la voce anche il comitato «CiVitaVerde», nato qualche anno fa a tutela del patrimonio «verde» della città e non solo:

«Da anni segnaliamo lo stato pietoso delle piante di bosso sia sulla nostra pagina Facebook sia sulla stampa, ma prima di tutto al Comune, seguendo le vie istituzionali - ha spiegato Fabrizio Enrico Cesana, presidente oltre che tecnico professionista del verde - Già nell’estate 2020 inviammo in Comune una Pec ai funzionari di settore e agli assessori di competenza in cui mostravamo la presenza diffusa sul bosso di larve di Piralide e la necessità di monitoraggio e di trattamenti tempestivi e specifici ai ferormoni, che avrebbero fermato l’infestazione. E’ vero, come dice il sindaco, che questo problema è diffuso anche altrove, ma dove sono stati fatti trattamenti adeguati e monitoraggi costanti i danni sono limitati e si è ripristinato il trofismo delle piante che ha favorito il rinverdimento...».

«Finora a CiVitaVerde tante promesse, ma tutti oggi vedono i risultati - aggiunge Maurizio Turello, un altro tecnico del verde e membro del comitato - Avevamo pensato di partecipare alla selezione per la Commissione Paesaggio da rinnovare, ma preferiamo restare nel nostro ruolo informale di osservatori attivi super partes, sempre disponibili alla collaborazione con l’Amministrazione. Non servono atti rappresentativi o di immagine. A CiVitaVerde, come ad ogni caratese, interessano un paese e un territorio preservati davvero, belli e curati, come dovrebbe essere meglio curato anche il Parco Fontanelle, riqualificato tra il 2022 e il 2023, dove le nuove panchine e i cestini sono già impraticabili per rovi e infestanti».

"Molto poco è stato fatto"

Aggiunge frustrazione e rammarico anche Marco Tagliabue:

«Già in quella mail certificata del 2020 segnalavamo una serie di criticità relative al parco Cusani, alla Villa e alle sue pertinenze. Molto poco è stato fatto. Riteniamo discutibili alcuni interventi fatti alla Villa, come le porte riverniciate con uno smalto inopportuno e le persiane storiche, sostituite con persiane di materiale moderno. Ci piacerebbe per questo verificare i pareri della Soprintendenza rispetto a queste scelte. E’ brutto vedere accanto e davanti alla villa, in pianta stabile, le casette di legno e il palco, ingombranti presenze fuori luogo. Si potevano trovare altri spazi per i momenti ricreativi della città, più consoni e rispettosi del bene storico».

A concludere è ancora il presidente Cesana:

«Mentre esprimiamo tutto il nostro sconcerto e indignazione per l’incuria, la trascuratezza e l’indirizzo discutibile di certe scelte amministrative, siamo sconcertati anche dal silenzio e dalla voce flebile dell’opposizione per queste tematiche. Vorremmo che maggioranza e minoranza iniziassero a fare qualcosa di significativo e concreto per difendere il patrimonio storico-culturale, su un piano efficace di impegno comune».

Davide Sirtori, esponente del Pd: «Anche a Carate la colpa è sempre di qualcun altro...»

Davide Sirtori

Egregio Direttore,
la colpa, anche a Carate, è sempre di qualcun altro. Il centenario giardino all'italiana di villa Cusani, fiore all'occhiello di un parco pubblico che tutti i comuni limitrofi e oltre ci invidiano, è più rinsecchito del Joshua Tree della Death Valley californiana.
E' colpa della Piralide. Ma la Piralide infesta da anni le nostre zone. Iniziò ai tempi dell'amministrazione Paoletti che, ricordo bene, mise in campo le necessarie azioni preventive, e il bosso sopravvisse. E' colpa del caldo torrido. Ma anche il caldo non e' una novità anzi, come ha recentemente blaterato il negazionista Borghi (Lega): «D'estate ha sempre fatto caldo». E allora la colpa di chi è? Non resta che guardare a chi doveva prendersi cura del bene comune, ma non lo ha fatto. E pensare che nella recente campagna elettorale, un giovane consigliere uscente, poi rieletto, ha fatto girare un video passeggiando proprio accanto al bosso perduto, rammentando l'impegno profuso per i parchi di Carate. E spergiurando di continuare per quella strada in caso di rielezione. Il bosso ai tempi era ancora verde ma l'arco del glicine a pochi passi da lui, giaceva da tre anni a terra. Anzi sul bosso. Manifesto di incuria. E quindi quale sarà la soluzione che il nostro sindaco troverà per il bosso? Temo che anche in questo caso, vista la manifesta incapacità, si affiderà la gestione del parco ad un privato. Cosi ci toccherà pagare il biglietto per portare i bambini sull'altalena. Che è nostra.
Davide Sirtori (Pd)

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