Formazione e iniziative in campo

Il Comune al lavoro sui "giovani inattivi". L'obiettivo è l'inclusione lavorativa

Rientra nell’elenco di 154 Comuni e Unioni di Comuni italiani ammessi a ricevere una formazione mirata alla realizzazione di progetti comunali volti a sensibilizzare questa fetta di popolazione.

Il Comune al lavoro sui "giovani inattivi". L'obiettivo è l'inclusione lavorativa
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Si chiamano NEET, ovvero Not in Employment, Education or Training, e sono quei giovani inattivi ovvero che non studiano, non lavorano e non stanno seguendo corsi di formazione o istruzione.

Il Comune al lavoro sui "giovani inattivi". L'obiettivo è l'inclusione lavorativa

Proprio per loro il Comune di Lissone intende mettere a punto iniziative mirate che portino all'inclusione lavorava. Un intento che aveva portato l'Amministrazione a presentare la propria manifestazione di interesse all'iniziativa dell'Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI) per un percorso di formazione e accompagnamento sui NEET.

In queste ore è arrivata la conferma: il Comune di Lissone è tra i 154 ammessi a ricevere una formazione mirata alla realizzazione di progetti comunali volti a sensibilizzare proprio i giovani "inattivi per poi offrire loro esperienze di inclusione lavorativa.

A chi sono rivolti i corsi e a cosa servono

I corsi di formazione sono rivolti al personale addetto all’erogazione dei servizi Informagiovani e si svolgeranno da settembre 2022 per una durata di quattro mesi. L’obiettivo è fornire competenze specifiche per permettere agli operatori pubblici di sviluppare strategie di individuazione, coinvolgimento e attivazione di persone in condizione NEET, e mettere in stretta sinergia gli attori presenti sul territorio. Inoltre, il corso è propedeutico alla successiva partecipazione a un avviso pubblico diretto a finanziare specifiche proposte progettuali rivolte al target di intervento. Vi potranno partecipare i comuni selezionati, tra cui Lissone, al termine del percorso formativo.

I dati

Nella città di Lissone nel 2019 la percentuale di giovani NEET si attestava al 6,2%, un valore inferiore alla media provinciale e regionale intorno al 16%. Tuttavia, nell’ultimo anno, i servizi dedicati come l’Informagiovani e i progetti correlati al Settore Istruzione e Politiche Giovanili del Comune hanno registrato un aumento di tale percentuale, ovvero di giovani tra i 15 e i 29 anni che non lavorano e che hanno rinunciato anche a intraprendere percorsi formativi. Sicuramente la pandemia Covid-19 ha inciso sulla povertà educativa e ha accentuato le differenze tra i giovani che provengono da contesti familiari disagiati e quelli che invece godono di opportunità dal punto di vista socioeconomico. Anche da questa analisi parte la decisone
dell’Amministrazione Comunale di proseguire l’impegno sul tema.

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