Il grazie dell'Amministrazione

Il Comune di Concorezzo saluta il suo storico architetto

Marco Polletta ha raggiunto il traguardo della pensione dopo aver lavorato in Municipio dal 1996.

Il Comune di Concorezzo saluta il suo storico architetto
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Il Comune di Concorezzo saluta il suo storico architetto. Marco Polletta ha raggiunto il traguardo della pensione: lavorava in Municipio dal 1996. Il grazie dell'Amministrazione a un professionista che ha "ridisegnato" il volto della città.

Colonna degli Uffici comunali

E’ tempo di pensione per l’Architetto Marco Polletta, dal 1996 operativo in Municipio prima come responsabile del del settore Urbanistica e Ambiente.

"Fino al 2015 è stato anche responsabile del settore Lavori pubblici fino alla divisione delle aree - spiega l’Amministrazione comunale - Nel corso della sua carriera in Comune, ha seguito le principali opere cittadine come la ristrutturazione del Municipio e della Biblioteca, la realizzazione di piazza Castello e di piazza della Pace. Un grazie a Marco per l’importante contributo che in tutti questi anni ha dato al nostro Comune".

Milanese doc ma concorezzese d’adozione, Polletta nel corso degli anni è diventato una vera e propria colonna portante della macchina comuale.

"Sono stati anni ricchi di soddisfazioni, in cui ho avuto la possibilità di costruire un Ufficio tecnico importante - spiega il 61enne - Merito di tanti colleghi preparati e dell’ottimo rapporto avuto con tutti i sindaci con cui ho collaborato: Alberto Bernareggi, Antonio Lissoni, Riccardo Borgonovo e, infine, Mauro Capitanio".

Tanti i progetti realizzati nel corso degli anni

Tante le opere portate a termine in quasi trent’anni di lavoro in Comune.

"Sono molto soddisfatto dei traguardi raggiunti - conclude l’Architetto Polletta - Dovendo scegliere, sono molto legato alla riqualificazione del Monumento ai Caduti. Non è stato un intervento semplice, ma ha richiesto un profondo lavoro di ricerca (realizzato con l’Archivio storico) e di mediazione con la Soprintendenza. E’ qualcosa che mi è rimasto dentro".

 

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