Il Comune "dimentica" le foibe, Capitanio: "Decisione spiacevole e non rispettosa"
"L'Amministrazione non abbia paura di ricordare il massacro comunista di 20.000 italiani"; critica anche l'esponente di "Vimercate Cambia".
Il Comune di Vimercate organizza una serata in occasione del "Giorno del ricordo", dedicato alla memoria dei morti nelle foibe e dell'esodo giuliano-dalmata, ma nel manifesto non compare né la parola di foibe né la parola esodo. E il deputato della Lega Massimiliano Capitanio attacca l'Amministrazione di centrosinistra.
L'evento dedicato alle tragedie del Novecento
Si terrà domani sera, giovedì 10 febbraio, l'evento organizzato dalla presidenza del Consiglio comunale. L'appuntamento è alle 20.45 nella sala del Consiglio comunale di Vimercate. Interverrà, in qualità di relatore, il professor Franco Bulega, docente al Liceo classico Zucchi di Monza. Il tema della serata sarà: "Le grandi tragedie del Novecento: i regimi totalitari e le persecuzioni" . Nessun accenno, almeno nella locandina (che a onor del vero riporta comunque un'immagine che ricorda l'esodo giuliano-dalmata) a foibe ed esodo, come detto.
Capitanio: "L'Amministrazione di Vimercate non abbia paura"
Iniziativa che non è piaciuta all'onorevole brianzolo della Lega, che ricorda che il "Giorno del ricordo" è stato istituito per ricordare espressamente "il massacro comunista di 20mila italiani".
"L'Amministrazione di Vimercate non abbia paura di ricordare il massacro comunista di 20.000 italiani - si legge nel comunicato diffuso nel pomeriggio di oggi, mercoledì 9 febbraio, da Massimiliano Capitanio - E' spiacevole che la locandina dell'evento organizzato dal Comune di Vimercate per il giorno del ricordo non menzioni la parola foiba e il dramma degli esuli. Credevo che nel 2022 si potesse liberamente condannare gli orrori del nazifascismo e del comunismo, senza distinguere tra morti di serie A e serie B. La legge nazionale è chiarissima: 'La Repubblica riconosce il 10 febbraio quale Giorno del ricordo al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale'. L'Amministrazione di sinistra ha scelto genericamente di parlare di 'Le grandi tragedie del Novecento: i regimi totalitari e le persecuzioni', ma non è questo lo scopo della giornata. Il 10 febbraio si ricorda che, tra le folli persecuzioni del Novecento, ci fu anche quella, troppo a lungo colpevolmente taciuta, dei partigiani comunisti di Tito contro bambini, donne e uomini che avevano come unica colpa quella di essere italiani: le uccisioni nel periodo tra il 1943 e il 1947 furono almeno 20mila, gli esuli italiani costretti a lasciare le loro case almeno 250mila".
Critica anche l'esponente di "Vimercate cambia"
Sulla vicenda è intervenuta anche l'ex consigliera comunale di centrodestra ed esponente della civica "Vimercate cambia", Cristina Biella, che ha criticato non solo l'Amministrazione comunale ma anche in particolare il gruppo di Vimercate di Fratelli d'Italia, reo a suo dire di aver avallato l'iniziativa dell'Amministrazione comunale di centrosinistra dopo aver ritirato una propria mozione con la quale chiedeva espressamente un convegno dedicato alle foibe con l'intervento di un docente universitario.
"Già il titolo dell’evento organizzato dall'Amministrazione comunale parla chiaro: si parlerà della più grande tragedia del novecento - ha scritto Biella sui social - L’olocausto degli ebrei da parte del regime nazi-fascista. Se poi avanzerà del tempo, magari un accenno alle Foibe. Fratelli d'Italia Vimercate ha esultato sui social inneggiando allo "spirito di collaborazione sui capitoli tragici della storia italiana come le Foibe e l’esodo giuliano-dalmata” dichiarandosi soddisfatta che l’amministrazione abbia organizzato l’evento di cui sopra e persino equiparando un vero evento sulle Foibe organizzato a Merate con quello assai generico organizzato a Vimercate sulle tragedie del novecento. La sintesi, invero, è che quando si presenta un Odg, o si è convinti del suo contenuto e lo si mette ai voti, o non lo si presenta affatto. Ritirarlo fidandosi di un’amministrazione che ha idee e valori diametralmente opposti è un errore politico. Evidente gioco d’astuzia dell’amministrazione ed evidente peccato di leggerezza dell’opposizione".