Il Comune promuove il corso di acquaticità per i bimbi nati prematuri
Il progetto “Tin Acqua”, dalla Terapia Intensiva Neonatale del San Gerardo di Monza, porta i bambini nati prematuri e i loro genitori nell’acqua della piscina “Pia Grande” ogni sabato pomeriggio dalle 15:30 alle 18:00.
Il Comune di Monza promuove il progetto “Tin Acqua”, che dalla Terapia Intensiva Neonatale del San Gerardo di Monza porta i bambini nati prematuri e i loro genitori nell’acqua della piscina “Pia Grande” ogni sabato pomeriggio dalle 15:30 alle 18:00.
Il Comune promuove il corso di acquaticità per i bimbi nati prematuri
La Giunta, con l’avvicinarsi della giornata mondiale della prematurità del 17 novembre, ha infatti deciso di sostenere il progetto promosso dall’Odv Intensivamente insieme, organizzazione nata nel 2016 dall’unione di genitori medici e infermieri, a sostegno dell’attività della Terapia Intensiva Neonatale dell’IRCCS San Gerardo di Monza con la finalità di potenziare e migliorare l’assistenza ai neonati.
Tin Acqua consiste in un corso di acquaticità neonatale rivolto ai bambini che hanno effettuato cure intensive o intermedie e sono stati ricoverati nel reparto di Terapia Intensiva Neonatale dell’IRCCS San Gerardo di Monza. Il corso, che è nato nel 2022 coinvolgendo nella prima stagione oltre 100 bambini di età compresa tra 0 e 6 anni, sarà tenuto negli spazi della piscina “Pia Grande” di Monza alla presenza di due istruttori certificati FINP Lombardia, che affiancano i genitori nel percorso, con i cruciali obiettivi di migliorare il coordinamento e l'equilibrio dei bambini nati prematuri e favorire un corretto sviluppo psicomotorio. Le lezioni hanno una durata di 30 minuti ed è prevista la partecipazione contemporanea di massimo 6 bambini, accompagnati in acqua da un genitore.
“Il corso – osserva l’Assessore allo Sport Viviana Guidetti - può portare benefici a numerosi bambini che sono stati o sono ancora in cura al centro di Terapia Intensiva Neonatale del San Gerardo, garantendo ai più piccoli e ai loro genitori la possibilità di svolgere un percorso di qualità che, mettendo assieme le competenze di medici e di istruttori certificati, può davvero aiutarli nello sviluppo delle loro abilità”.
(foto archivio)