Monza

Il consigliere aiuterà l’assessore alla Mobilità. La Lega insorge: "Commissariamento bello e buono"

Un atto del sindaco che ha sollevato un gran polverone

Il consigliere aiuterà l’assessore alla Mobilità. La Lega insorge: "Commissariamento bello e buono"
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L’atto, protocollato e firmato il 31 marzo dallo stesso sindaco di Monza Paolo Pilotto, parla di «supporto collaborativo per le attività connesse all’elaborazione e strutturazione dei documenti di pianificazione nell’ambito della mobilità».

Il consigliere aiuterà l'assessore

Un aiuto alla sua assessora Giada Turato, già gravata da deleghe pesantissime (oltre alla Mobilità, ha anche l’Ambiente e dunque la non facile gestione del maxi appalto di igiene urbana), secondo il primo cittadino. Un «commissariamento politico» bello e buono per l’opposizione.

Ha fatto discutere la decisione di affidare al consigliere del Pd Marco Pietrobon, l’incarico di fornire il proprio contributo per la stesura di tutta una serie di piani legati alla mobilità.

"Assessore depotenziato"

Per lui, «nessun compito di amministrazione attiva», come si precisa ancora nel documento. Le deleghe, in pratica, restano in capo a Turato. Ma la sua presenza accanto all’assessora è stata letta, da parte della minoranza in Consiglio comunale, come un «depotenziamento» del ruolo.

La Lega insorge

L’atto non ha infatti tardato a sollevare un polverone tra chi in Aula siede tra i banchi dell’opposizione.
«Solitamente un’Amministrazione, se deve affidare un incarico a un Consigliere comunale, lo fa a inizio mandato, oppure lo fa nel caso in cui subentrassero nel corso del mandato tematiche particolari che necessitano di una delega ad hoc - ha osservato alquanto perplesso Simone Villa, capogruppo della Lega in Consiglio, nonché ex vicesindaco - A Monza ci sono dei precedenti, seppur non siano numerosi. L’ex sindaco Roberto Scanagatti, ad esempio, aveva affidato al consigliere Silvano Appiani la delega allo Sport. Ma lo aveva fatto a inizio mandato e conferendogli un incarico ben delineato».

Il caso via Udine

Assegnare tale mandato a Marco Pietrobon proprio ora, «alla luce delle difficoltà incontrate dall’assessorato guidato da Giada Turato in merito a via Udine, fa riflettere - ha rincarato la dose il consigliere Villa - Sicuramente non può essere un fatto liquidato con rapidità».

Certo, affonda, «l’assegnazione di questo compito non arriva del tutto inaspettato. Qualche indizio c’è stato. Ultimamente il consigliere Pietrobon, che reputo una delle persone più preparate dell’Aula a occuparsi di tali tematiche, ha provato ad accompagnare l’assessore Turato in occasione di incontri pubblici, tra cui anche qualche Consulta, legati alla mobilità. Ma ritengo che ciò sia testimonianza della difficoltà in cui si trova questa Amministrazione, e in particolare l’assessore alla Mobilità nel gestire questioni, come appunto quella di via Udine, che non sono nemmeno particolarmente complesse».

"E' un commissariamento bello e buono"

Insomma, ha chiosato Simone Villa, «si tratta di un commissariamento politico bello e buono. Non si è mai visto un assessorato che, in corso d’opera, venga depotenziato in questa maniera».

A tentare di quietare le acque è lo stesso sindaco Paolo Pilotto non non vuol sentir parlare né di depotenziamento dell’assessora Turato, né, tanto meno, di «commissariamento».

La parola al sindaco

«Da mesi il consigliere Pietrobon dà una mano a Turato, che rimane l’assessore di competenza nell’elaborazione dei documenti di mobilità di cui Monza già dovrebbe essere dotata da anni, ma che in realtà non lo è - ha osservato piuttosto piccato il primo cittadino - Parlo del Pums, il Piano urbano della mobilità sostenibile, di cui tutti i Comuni avrebbero dovuto essere dotati entro fine 2022, ma sul quale Monza è in grave ritardo. Ma c’è anche da redarre il Pgtu, il Piano generale del traffico urbano, o ancora il Biciplan, senza dimenticare il Piano urbano della logistica sostenibile. Noi vogliamo recuperare i ritardi accumulati e fare le cose fatte bene».

Di qui la decisione di formalizzare una collaborazione che ormai durava da tempo. «Avrà una funzione esclusivamente propositiva, la firma sarà quella dell’assessore. E, lo preciso, è un incarico senza alcun indennità».

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