L’Alzheimer protagonista

Il corto ispirato all'esperienza del Paese Ritrovato sbarca al Festival di Venezia

Vuole richiamare l’attenzione del vasto pubblico sulla realtà di una malattia del nostro tempo. La proiezione è prevista per giovedì primo settembre.

Il corto ispirato all'esperienza del Paese Ritrovato sbarca al Festival di Venezia
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Il cortometraggio prodotto dalla Cooperativa La Meridiana in collaborazione con la casa di produzione video Libero Produzioni sbarca al Festival di Venezia nello spazio Italian Pavilion.

Il corto ispirato all'esperienza del Paese Ritrovato sbarca al Festival Internazionale di Venezia

Il corto pensato da Marco Fumagalli (coordinatore dei servizi educativi de La Meridiana) e da Marco Falorni,
(Amministratore unico della casa di produzione Libero Produzioni) è accompagnato dalle voci di Leo Gullotta e Silvia Cecchetti. La proiezione è prevista a Venezia per giovedì primo settembre alle ore 14:00 nello spazio
Italian Pavilion, presso l’Hotel Excelsior, durante la 79^ Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.

La trama

La protagonista è Rosa, meglio l’Alzheimer. Rosa è una signora che vive nel suo mondo, circondata dalle sue abitudini e dai suoi affetti, precipitati nel vuoto della malattia. Rosa è l’immagine di come l’Alzheimer rubi la realtà presente lasciando però il profumo della vita passata, ricca di esperienze e di eventi importanti. Rosa, dunque, la può trovare chiunque la voglia cercare, seguendo il profumo della sua esistenza.

Il corto vuole richiamare l’attenzione del vasto pubblico sulla realtà di una malattia del nostro tempo, l’Alzheimer, che colpisce moltissime famiglie e vuole favorire una cultura della cura, capace di indirizzare comportamenti che possano arginare e rallentare effetti, spesso devastanti.

Il Paese Ritrovato

Il corto è ispirato dall’esperienza del Paese Ritrovato, un piccolo borgo nel quale le persone, in tutta sicurezza,
vivono in appartamenti protetti ma possono muoversi in modo autonomo nella piazza, al caffè, nei negozi ed al cinema, così da condurre una vita normale, compatibilmente con la malattia, sentirsi a casa e ricevere nello stesso tempo le necessarie attenzioni. Un luogo dove le persone con demenza sono libere di scegliere cosa fare del proprio tempo e ritrovano una dimensione di socialità che restituisce valore alla loro vita.

“Certamente la vita del Paese Ritrovato, un vero e proprio villaggio che accoglie persone con Alzheimer, - spiega Marco Fumagalli - ha messo in luce la necessità di diffondere una nuova cultura della cura e di mantenere l’attenzione del grande pubblico sulla malattia del secolo: l’Alzheimer. Una malattia che colpisce oltre alle persone l’intera famiglia, un pianeta ancora ignoto, che necessita di cure competenti e specifiche. Il corto ha l’ambizione di generare alleanze fra linguaggi artistici diversi in modo che la sfera della malattia non rimanga relegata in un mondo di solitudine ed emarginazione.”

“Trovare le forme e le formule migliori per comunicare la fragilità, non solo è una grande responsabilità, ma anche un dovere (un bel dovere) per chi fa il nostro lavoro - commenta anche Marco Falorni, regista e autore del corto - In un momento storico dove la buona e la cattiva comunicazione si intrecciano, raccontare storie di fragilità diventa una necessità. Spero che Rosa arrivi, arrivi bene e lasci un segno. Il Paese Ritrovato è la risposta giusta alle tante Rosa e alle famiglie di molte Rosa, che convivono con una malattia come l’Alzheimer, affinché non perdano il profumo, il profumo della vita.”

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