Il costo dell'inciviltà: raccogliere i rifiuti abbandonati costa 50mila euro
Raccogliere la spazzatura lasciata nei giardini e a margine delle strade costa parecchio anche alle tasche dei cittadini onesti
L'inciviltà ha un costo. A Lissone raccogliere i rifiuti abbandonati in città dagli "zozzoni" costa non poco alle tasche di tutti i cittadini.
L'inciviltà costa 50mila euro
Un gruzzoletto da ben 50mila euro per ripulire - letteralmente - laddove gli incivili sporcano.
A tanto ammonta la cifra che l’Amministrazione ha stanziato per la raccolta straordinaria di rifiuti di ogni genere che ormai quotidianamente vengono rinvenuti in ogni angolo della città.
Una lotta, quella contro gli abbandoni, che purtroppo è dura da vincere.
Gli ultimi abbandoni
In ordine di tempo sono stati spesi oltre 3.400 euro solo nelle ultime settimane. In via Arosio Genola, in frazione Santa Margherita, sono state recuperate alcune bombole del gas il cui recupero e smaltimento straordinario a Gelsia Ambiente è costato oltre 1.155 euro.
Eternit, pneumetici e altri rifiuti indifferenziati abbandonati in sacchi neri sono stati poi recuperati anche in via Montecassino, piazzale Umiliati e in via Bottego a Bareggia. Qui la somma per rimozione, bonifica, smaltimento e trasporto ha superato i 2.240 euro.
Una vera piaga difficile da combattere
Una piaga, quella legata al fenomeno dell’abbandono dell’immondizia, che è difficile da combattere.
E’ un problema difficile e particolarmente sentito in città - ha commentato, amareggiato, l’assessore all’Ambiente Massimo Rossati - A bilancio abbiamo stanziato circa 50mila euro proprio per far fronte a queste raccolte eccezionali, impreviste e del tutto straordinarie, ma purtroppo l’inciviltà dilaga.
Infatti non si contano più nemmeno i continui rinvenimenti di rifiuti gettati ai margini del Bosco urbano. Le zone più colpite sono quelle di via Lamarmora e via Sansovino dove mani ignote, quasi quotidianamente, decidono di abbandonare sacchi neri di indifferenziato al bordo della strada che costeggia il polmone verde.
Bisogna partire dall’educazione, infatti abbiamo in campo una serie di attività mirate proprio in questa direzione. Ad esempio insieme a Gelsia Ambiente sono partiti dei laboratori nelle scuole della nostra città che hanno l’obiettivo di sensibilizzare soprattutto i giovani che, si spera, potranno dare il buon esempio “portando a casa” le buone pratiche che imparano a scuola.
Ha aggiunto l'assessore alla partita.
Le azioni in campo contro l'inciviltà
Ma c’è anche un’altra serie di interventi volti proprio alla sensibilizzazione sul tema dell’abbandono.
Abbiamo siglato una convenzione con Plastic Free proprio nell’ottica di sensibilizzare la cittadinanza verso questa direzione, ogni volta partecipano tante persone alle iniziative - ha continuato Rossati - Con alcune attività commerciali di medie dimensioni (leggasi supermercati, Ndr) stiamo studiando una soluzione per la posa dei contenitori per la raccolta delle bottiglie di plastica. Una pratica che, oltre a incentivare il riciclo, potrebbe anche fare bene alle tasche di tutti i cittadini lissonesi.
Nel frattempo non resta che sperare nella coscienza civica di chi, in barba a ogni regolamento, decide di abbandonare la spazzatura in ogni angolo della città.
«Che poi umanamente non capisco. Esiste la piattaforma ecologica e non comprendo il perchè qualcuno si ostini a lasciare alcuni generi di rifiuti che potrebbero regolarmente conferiti nella struttura di viale delle Industrie» ha concluso l'assessore Rossati.
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