Meda

Il custode del cimitero: «Ero rimasto senza lavoro né casa, ora sono rinato»

La storia di riscatto di Nazario Lombardi, 42enne di Paina di Giussano

Il custode del cimitero: «Ero rimasto senza lavoro né casa, ora sono rinato»
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«Ero rimasto senza lavoro né casa, ero disperato. Finalmente, dopo tanto dolore, sono rinato. E questo grazie alla cooperativa Il Ponte di Albiate, che mi ha dato una seconda possibilità». Non trattiene la commozione Nazario Lombardi, 42enne di Paina di Giussano, che dall’1 dicembre 2023 è il nuovo custode del cimitero di Meda. Un ruolo che svolge con passione, precisione e professionalità, ottenendo riscontri positivi sia da parte del Comune che dai cittadini che frequentano abitualmente il camposanto.

Il custode del cimitero: «Ero rimasto senza lavoro né casa, ora sono rinato»

«Mi occupo della pulizia dei viali e dei servizi igienici, controllo che sia tutto in ordine e se c’è qualche problema lo segnalo prontamente - spiega - Sono qui da poco ma ho già capito che i medesi tengono particolarmente al cimitero e farò del mio meglio per custodire il luogo in cui riposano i loro cari».

Una professione del tutto diversa da quella che ha svolto per 23 anni:

«Ho sempre fatto il lucidatore, lavoravo in una nota ditta di Giussano, della quale sono diventato anche portinaio. L’azienda era anche la mia casa: in cambio dell’alloggio, di notte facevo il custode. Mentre di giorno mi dedicavo ai mobili».

Tra il 2020 e il 2021, però, la sua vita è cambiata:

«A seguito dell’acquisizione dell’azienda ho perso il posto e anche la casa. Meno male che il mio ex datore di lavoro ha fatto da garante, così ho potuto trovare un appartamento in affitto. Mi è caduto il mondo addosso, mi sono sentito inutile. Mia moglie, che ho sposato nel 2008, è assistente socio-assistenziale, si occupa di disabili. Ma guadagna 700 euro al mese, non sono sufficienti per una famiglia con due figlie di 13 e 4 anni».

La svolta grazie alla cooperativa Il Ponte

Lombardi non si è demoralizzato e ha cercato un’altra occupazione, ma non è stato per niente facile: «Mi sono adattato, ho svolto dei lavoretti precari. Mi sono rivolto anche al Centro per l’impiego, ma non è servito». La svolta è arrivata quando si è recato alla cooperativa Il Ponte: «Dopo un colloquio ho iniziato come giardiniere, poi mi è capitato di sostituire un collega che faceva il custode dei cimiteri di Merate. E’ piaciuto come ho svolto l’incarico e non appena la cooperativa si è aggiudicata il project financing della durata di 15 anni per gestire il camposanto di Meda mi è stato proposto di prendermene cura. E mi sto trovando davvero bene».

L’impressione è positiva anche da parte del Comune, che in questi due mesi ha apprezzato molto la precisione, l’attenzione e la disponibilità di Lombardi, attestate da un cimitero ordinato, curato e funzionale.

«Per una coincidenza positiva, la nuova gestione esternalizzata ha preso avvio con la fine dell’intervento di riqualificazione dei viali interni, realizzati con una pavimentazione drenante che ha risolto il problema della raccolta delle acque meteoriche e ha dato una nuova veste al cimitero - affermano dal Comune - Oltre alla custodia, Il Ponte si deve occupare dei servizi cimiteriali, delle attività di pulizia e manutenzione. E il servizio è decisamente ben svolto».

 

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