Il Dna di fido per multare il padrone indisciplinato

L'assessore villasantese Carlo Natalizi Baldi dichiara guerra ai padroni indisciplinati

Il Dna di fido per multare il padrone indisciplinato
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La lotta agli escrementi canini che imbrattano strade e marciapiedi, parchi e giardini, passa dall’anagrafe canina e dal Dna.

E i padroni maleducati che non raccolgono i bisognini del proprio cane potrebbero avere le ore contate.

La battaglia dell'assessore Carlo Natalizi Baldi

L’assessore al Territorio Carlo Natalizi Baldi ha dichiarato guerra a quei padroni di Fido tanto incivili da non raccogliere la cacca della loro bestiola come prevedono leggi e Regolamenti.

Un’iniziativa che vuole trasformare i Vigili, guidati dal comandante della Polizia locale Maurizio Carpanelli in agenti della scientifica, pronti a raccogliere campioni, a identificare l’animale colpevole e quindi farla pagare cara al proprietario incivile.

In che cosa consiste?

L’idea è stata sottoposta alla Giunta di centrosinistra, guidata dal primo cittadino Luca Ornago  la scorsa settimana, dall’assessore Natalizi Baldi.
"Il test del Dna è diventato la vera arma per combattere le feci lasciate dai cani in tanti, troppi luoghi - ha sottolineato l’assessore - Questa pratica e’ ormai stata attuata con successo in molte città europee ed anche italiane come Napoli, Domodosola, Malnate".

Per attuarla e’ necessario confrontarsi con la Azienda Territoriale Sanitaria (Ats) per stabilire dove effettuare il test del Dna, dotarsi di un Regolamento per la conduzione degli animali di affezione, coinvolgere i proprietari dei cani iscritti alla anagrafe canina, emettere una ordinanza sindacale e sottoporre il cane ad un prelievo di campione salivare attraverso un tampone indolore.

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