Il dottore è andato in pensione: pazienti indirizzati all’ambulatorio temporaneo
Per ora non è ancora arrivato un sostituto
Ha salutato i suoi pazienti il dottor Pietro Armenio, medico di base con studio in via Battisti 17 a Vedano al Lambro. Da giovedì, infatti, Armenio è in pensione ma il suo sostituto non è stato ancora nominato dall’Asst.
Il dottore è andato in pensione
Per questo, gli assistiti del dottor Armenio potranno rivolgersi a un ambulatorio medico temporaneo presso Casa Francesco, in largo Vittime del dovere 1. L’accesso all’ambulatorio avverrà solo previo appuntamento chiamando il numero di Asst Brianza 039/6657199 dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 16, oppure scrivendo una mail a amt.vedano@asst-brianza.it. Gli orari dell’ambulatorio sono disponibili sul sito dell’Asst Brianza, sezione Ambulatori medici temporanei (Amt).
Tempo di bilanci
Per Armenio dunque, 70 anni, originario di Agrigento, laureato a Palermo, vedanese da oltre quarant’anni («mia moglie è brianzola»), è tempo di bilanci: «Qui ho lavorato bene, ho aperto l’ambulatorio 40 anni fa in via Battisti dopo diversi incarichi temporanei (guardia medica, ecc) in altre zone della Lombardia. All’inizio, devo dire, non è stato facile; poi pian piano, grazie al lavoro e all’attenzione che ho sempre prestato ai pazienti, ho guadagnato la loro fiducia. Col passaparola ho acquisito man mano pazienti. Non finirò di ringraziarli. Nei primi tempi c’era addirittura chi, per ringraziarmi, magari mi portava delle uova fresche di pollaio: allora Vedano aveva ancora molta vita agricola».
Ha salutato i suoi 1.500 pazienti
Armenio aveva 1500 pazienti, ma avrebbe potuto averne di più: «Ho rifiutato di salire a 1800, come pure consentono le normative, perché penso che oltre un certo limite si lavori male. Il rapporto ideale sarebbe di mille pazienti a medico. Nel mio studio ho sempre applicato la regola dei medici di famiglia di una volta: anche chi non aveva appuntamento è sempre stato ascoltato e visitato. Una regola che non ho rispettato solo nel periodo Covid, per ovvi motivi». Covid che Armenio ha conosciuto in prima persona: «Dal marzo 2020 sono stato ricoverato per un mese e mezzo al San Gerardo, in terapia intensiva, prognosi riservata. E’ stata un’esperienza tosta, me la son vista brutta. Poi ho ripreso la vita e il lavoro normali». Armenio non ha segretaria: «Ho sempre privilegiato il contatto diretto con le persone. Con diversi pazienti sono nati anche rapporti di amicizia. Il medico di base spesso fa anche da consulente familiare, psicologo, assistente sociale, magari anche confessore...I miei pazienti acquisiti 40 anni fa ora sono anziani: li ho accompagnati alla vecchiaia. Ho più di 300 pazienti over 75, due ultracentenari. Moltissimi quelli della fascia 60-75 anni. Pochi i giovani».
Pazienti indirizzati all'ambulatorio temporaneo
E non ci sono timori e apprensione per il “sciur dutur” che lascia? «Sì, però questa è la vita. Ho ricevuto dai pazienti numerose attestazioni di affetto e dispiacere. Adesso ci sarà un ambulatorio temporaneo, poi arriverà il mio successore. Non devono temere. So che l’Asst prevede un nuovo bando a dicembre, dopo quelli già fatti ad aprile e a giugno. Una volta c’era un bando all’anno e stop».
Ma i medici continuano a mancare...«Eh, oggi i neolaureati preferiscono fare gli specialisti: si lavora meno e si guadagna uguale, se non di più. I medici di base andrebbero forse pagati di più e sollevati da un po’ di burocrazia, che ci appesantisce. Allora forse più neolaureati si imbarcherebbero in questa esperienza. Che per me è stata bellissima: ho lavorato bene, gestendo di mio il lavoro, senza nessun primario che mi dicesse cosa fare o non fare. Per me è il mestiere più bello del mondo