Seregno

Il farmacista all’Amministrazione: «Riveda le sue posizioni sulla Ztl, la farmacia è un presidio prezioso»

Il dottor Giuseppe Masera contesta l’attivazione 24 ore su 24 della Zona a traffico limitato

Il farmacista all’Amministrazione: «Riveda le sue posizioni sulla Ztl, la farmacia è un presidio prezioso»
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La farmacia è un presidio importante per la salute e lo sta dimostrando soprattutto in questi ultimi anni. Forte di questa considerazione il dottor Giuseppe Masera, titolare della farmacia Santa Valeria di via Garibaldi a Seregno e referente di tutte le farmacie di Seregno e Giussano, ha avuto un motivo in più per tornare a chiedere all’Amministrazione comunale di rivedere le sue rigide posizioni annullando la Ztl (Zona a traffico limitato) di 24 ore nel tratto da via San Vitale fino a piazza Indipendenza.

Il farmacista all’Amministrazione: «Riveda le sue posizioni sulla Ztl, la farmacia è un presidio prezioso»

«Quello che mi ha spinto a ritornare sulla richiesta e far riflettere meglio e di più l’Amministrazione comunale è il ruolo che la farmacia ha assunto per un’assistenza sanitaria sostenibile. Un ruolo che si basa su tre attività fondamentali: dispensazione del farmaco, partecipazione alla presa in carico del paziente cronico ed erogazione di servizi di primo e secondo livello. Quante persone non possono accedere con l’auto da via San Vitale perché c’è la Ztl? La Zona a traffico limitata frena molte gente ad accedere al servizio della farmacia, specie nel turno di notte. Molti, per necessità e urgenza hanno anche pagato le salate sanzioni previste per i trasgressori, ma non è giusto».

Le testimonianze

La «Santa Valeria» nell’ultimo periodo ha contribuito col suo servizio a salvare la vita in particolare a due concittadini. Al proposito abbiamo raccolto alcune testimonianze.

La prima è del cardiochirurgo seregnese Fabrizio Corti dell’equipe del San Gerardo di Monza, il quale ha raccontato:

«Un mio paziente cadendo ha subito un trauma cranico e si è rivolto a me. L’ho subito indirizzato in farmacia per effettuare un elettrocardiogramma perché gli ospedali sono sovraccarichi di lavoro. Ha effettuato un elettrocardiogramma, la farmacia mi ha inviato il referto e vista la situazione ho avuto la possibilità di farlo ricoverare subito. Al paziente è stato applicato un pacemaker: rischiava l’arresto cardiaco».

Un’altra testimonianza l’ha fornita il concittadino Pietro Galimberti del quartiere Santa Valeria:

«Col mio misuratore di pressione casalingo avevo notato dei valori molto alti. Per avere una certezza maggiore mi sono recato alla Masera, e subito hanno notato delle anomalie perché avevo anche i battiti del cuore molto alti. Mi hanno chiesto se intendevo sottopormi ad un elettrocardiogramma e ho accetto. Il referto è stato inviato all’ospedale di Brescia, che dopo poco minuti ha chiamato chiedendo di ripetere la misurazione. Dopo il secondo invio la risposta è stata di recarmi subito al Pronto soccorso perché avevo dei battiti cardiaci fuori misura. Mi hanno immediatamente ricoverato al San Gerardo di Monza dove sono intervenuti per abbassarmi il battito cardiaco. Ci sono riusciti, ma con l’impegno da parte mia di farmi visitare dai cardiologi che mi hanno detto che il mio cuore batte troppo velocemente e mi hanno prospettato due possibilità per regolarizzare il ritmo cardiaco, tra cui la cardioversione. La cardioversione ha dato i suoi frutti finora e il mio cuore funziona abbastanza bene. E se tutto questo è stato possibile lo devo al dottor Masera, al quale sarò sempre riconoscente».

«Sarò costretto a trasferirmi dopo 60 anni»

Nel colloquio col sindaco Alberto Rossi, il farmacista Giuseppe Masera ha voluto «chiarire che la mia richiesta veniva formulata unicamente come titolare di farmacia e non come commerciante. Se l’Amministrazione dovesse restare sulle sue posizioni e cioè non alleggerire l’applicazione della Ztl per questo tratto di strada della via Garibaldi, mi vedrò costretto a trasferirmi dopo oltre 60 anni di presenza».

Poi ha proseguito:

«Ho fatto presente che a Lissone la sindaca ha sospeso la Ztl durante la settimana lasciandola solo il sabato e la domenica e nei giorni festivi dalle 9 alle 19.30 e ho aggiunto che il 10 aprile il tabellone della Ztl all’ingresso di via Garibaldi, alle 10.50 segnalava “Ztl non attiva”. Da qui ho capito che è possibile, se c’è la volontà, limitare le ore di Ztl attiva. In una mia precedente richiesta di limitare l’attivazione della Ztl mi era stato risposto che non fosse possibile a seguito di un parere richiesto al ministero dei Trasporti». E ancora: «Il sindaco Rossi dopo avermi ascoltato ha dato atto del servizio reso dalla mia farmacia alla comunità, ma ha detto di essere contrario a togliere la Ztl. Successivamente mi ha formulato la proposta di spostare l’attivazione della Ztl dall’intersezione con via Ballerini, ma mi ha precisato che dovrà ascoltare il parere degli uffici prima di darmi una risposta».

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