Colpo di scena

Il filosofo Vattimo vuole sposarsi a Vimercate, ma la Procura blocca le nozze

Il matrimonio, che avrebbe dovuto celebrare l'ex parlamentare Rampi, è stato congelato perché il futuro consorte è a processo per circonvenzione di incapace

Il filosofo Vattimo vuole sposarsi a Vimercate, ma la Procura blocca le nozze
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Una vicenda da romanzo, ricca di colpi di scena, che coinvolge personaggi di spicco nazionali e locali, sull'asse Torino-Vimercate.

I protagonisti

Perché a Torino vive il noto filosofo Gianni Vattimo, 86 anni, il protagonista principale. E perché a Vimercate Vattimo avrebbe, ormai il condizionale è d'obbligo, voluto unirsi civilmente con il suo storico assistente e compagno di vita Simone Caminada, di origini brasiliane, di 50 anni più giovane, secondo protagonista. Ad officiare il matrimonio l'ex vicesindaco di Vimercate ed ex parlamentare, e soprattutto amico del filosofo, Roberto Rampi, terzo protagonista.

Il processo a carico del giovane compagno

Avrebbe ma così non sarà, perché al momento il matrimonio "non s'ha da fare". Perché Caminada è sotto processo da tempo,  a Torino, con l'accusa di circonvenzione di incapace. In sostanza avrebbe, sempre secondo la Procura, raggirato Vattimo per fruire del suo importante patrimonio fino a convincerlo a sposarlo.

Le verifiche fatte dall'Anagrafe di Vimercate

Matrimonio di cui la Procura torinese però non sapeva nulla fino a qualche giorno fa. Il 7 dicembre, infatti, a Vimercate,  esattamente una settimana dopo una visita fatta da Rampi a Vattimo nella sua casa di Torino , è stata recapitata la richiesta per attivare una procedura  per l'unione civile da celebrarsi a Palazzo Trotti.

Gli addetti dell'Anagrafe di Vimercate, letti i nomi dei futuri sposi, hanno proceduto come da prassi a svolgere alcune verifiche. Ed ecco saltar fuori sulla stampa  il processo in corso a carico di Caminada.

La comunicazione della vicesindaco alla Procura di Torino

Della questione è stata quindi informata la vicesindaco di Vimercate Mariasole Mascia, quarto protagonista della vicenda. Vicesindaco che a quel punto ha contattato il sostituto procuratore che nel processo sta sostenendo l'accusa a carico del futuro sposo di Vattimo. Sostituto procuratore che è caduto dalle nuvole. Delle nozze non sapeva nulla.  Il caso del matrimonio è approdato quindi in aula, l'altro ieri, martedì 13 dicembre, in occasione dell'ultima udienza del processo  in cui il pm ha anche tenuto la sua arringa finale durante la quale ha annunciato l'intenzione di voler chiedere la sospensione delle nozze in attesa che il processo arrivi a sentenza, probabilmente il prossimo febbraio. Richiesta di sospensione effettivamente arrivata a Vimercate nella giornata di ieri, mercoledì 14 dicembre.

Matrimonio congelato, quindi, fino alla sentenza.

Il racconto di Rampi. "Ci conosciamo da molti anni"

"La decisione mi ha sorpreso - ha spiegato Rampi facendo luce sulla vicenda - Conosco Gianni Vattimo da quando ero giovane. Mi sono laureato in Filosofia sui suoi libri. Tesi che è stata poi pubblicata proprio con la sua prefazione. Abbiamo poi incominciato a frequentarci dalla fine degli anni Novanta quando Gianni venne in Brianza per la campagna elettorale. Era candidato alle Europee. Venne anche a Vimercate dove tenne un interessantissimo incontro sui diritti civili. In quella circostanza conobbe Vimercate, città anche del filosofo Antonio Banfi, da lui apprezzato e conosciuto. Negli anni abbiamo continuato a frequentarci. Alcuni anni fa era venuto anche a trovarmi a Roma in Parlamento. Più volte sono stato a Torino da lui. Ho avuto modo di conoscere anche Simone, che gli sta accanto ormai da una decina d'anni. Ci siamo visti anche pochi giorni fa all'inizio di dicembre. Siamo stati insieme per diverse ore nella loro casa di Torino. Siamo andati anche a pranzo e in quella circostanza Gianni e Simone  mi hanno chiesto se avessi potuto e voluto unirli civilmente. Ho risposto naturalmente sì proponendo Vimercate come location. Mi sono quindi attivato per dare loro una mano dal punto di vista burocratico. Poi è arrivato il provvedimento della Procura".

Roberto Rampi con Gianni Vattimo nella sua casa di Torino durante la visita di inizio dicembre in occasione della quale il filosofo ha chiesto all'amico ex senatore di sposarlo a Vimercate

"Nessun dubbio sulle capacità e sulla buona fede"

Rampi non sembra avere alcun dubbio sulle capacità mentali di Vattimo:

"E' assolutamente  lucidissimo e capace di intendere tanto è vero che durante il processo, che ho seguito, l'ipotesi dell'infermità è decaduta definitivamente. Non ho motivo di dubitare anche sulla buona fede di Simone che in questi anni ho conosciuto e apprezzato".

 

 

 

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