Un talento di Meda

Il fisico del plasma che ha conquistato America e Giappone

La scoperta di Federico Nespoli, 34 anni, ex studente del liceo Curie, ha attirato l'attenzione della comunità scientifica.

Il fisico del plasma che ha conquistato America e Giappone
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Il fisico del plasma che ha conquistato America e Giappone. Si tratta del talentuoso Federico Nespoli, 34enne di Meda.

La scoperta del fisico di Meda

Quando durante gli esperimenti per ricavare energia green dalla fusione nucleare ha pensato di gettare polvere di boro nel plasma, non pensava che avrebbe fatto una scoperta sbalorditiva, che ha attirato l’attenzione della comunità scientifica americana e giapponese, meritando la presentazione in diverse conferenze e una pubblicazione sul numero di gennaio della prestigiosa rivista «Nature Physics». Lo studio porta la firma del medese Federico Nespoli, 34 anni, brillante ricercatore al Plasma Physics Laboratory di Princeton, nel New Jersey (Stati Uniti), che conta al suo attivo più di quaranta pubblicazioni, di cui dieci come primo autore, su riviste specializzate.

Gli esperimenti sul plasma in Giappone

Ex studente del liceo Marie Curie, dove è nata la sua passione per la materia, si è laureato in Fisica dei plasmi all’Università Statale di Milano, ha conseguito un dottorato al Politecnico di Losanna, un post dottorato all’Università di Aix-Marsiglia, per poi diventare ricercatore in America. Ma il suo studio ha coinvolto anche il Giappone: gli esperimenti sono infatti stati realizzati a Toki con la collaborazione di ricercatori del posto, «che ringrazio insieme al team americano per il contributo che hanno dato al mio studio», il commento del giovane medese, che senza nascondere la grande soddisfazione mantiene l’umiltà e la voglia di crescere ancora di più professionalmente.
«L’obiettivo dell’esperimento era quello di ottenere dalla fusione nucleare un’energia pulita, senza emissioni di gas serra e di scorie nucleari - spiega entrando nel merito dello studio - All’interno di uno stellarator, un tipo di reattore usato per realizzare esperimenti sulla fusione nucleare, abbiamo inserito della polvere di boro con l’obiettivo di creare un rivestimento sulla parete per impedire a eventuali sostanze impure di entrare nel plasma e quindi renderlo più pulito e performante».

Un risultato inaspettato e sorprendente

L’effetto è stato inaspettato: «Abbiamo notato che gettando questo minerale è diminuita la turbolenza del plasma, il che significa che si disperde meno energia e che rimane più caldo. Un aspetto molto interessante, dato che per questi esperimenti di fusione nucleare è meglio che la temperatura del plasma sia la più elevata possibile». Un importante passo in più, quindi, verso la produzione di energia pulita, l’energia del futuro. Un passo che porta l’impronta di un medese. «Sono molto felice di questa scoperta, così come tutto il mio gruppo - dichiara Nespoli - Nonostante le difficoltà imposte dalla pandemia, che hanno avuto ripercussioni anche sul mondo della fisica e degli esperimenti, nel 2021 siamo riusciti a ottenere un risultato importante, che permette di migliorare le prestazioni del plasma». E’ stato un lavoro impegnativo, «che ha coinvolto molte persone per impostare l’attività, far funzionare il macchinario, pianificare gli esperimenti e analizzare i dati ottenuti. Ma l’esito davvero inaspettato ci ha ripagato di tutti gli sforzi», conclude.

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