Contro le esondazioni

Il Lambro verso il restyling? C’è il piano ma non i fondi

Tre fasi progettuali ancora tutte sulla carta

Il Lambro verso il restyling? C’è il piano ma non i fondi
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Il Lambro verso un radicale restyling. O almeno lo è sulla carta. Perché se i progetti ci sono, quello che manca sono i fondi per finanziarli. E non si tratta di spiccioli, bensì di milioni di euro.

Il Lambro verso il restyling?

Tre fasi progettuali, che andrebbero a intervenire sull’alveo del fiume e a regolarne la portata. Un piano che fa capo alla direzione generale territorio di Regione Lombardia che li aveva anche inseriti tra quei progetti da inviare al Ministero per ottenere i fondi del Recovery Plan, ma che a oggi non hanno avuto l’ok.

A illustrare le diverse fasi e gli interventi che potrebbero andare a interessare sia il Lambro che il Lambretto, è stato il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici di Monza Simone Villa rispondendo a un’interrogazione del consigliere dem Marco Lamperti.

Tre fasi progettuali

"La prima fase, che è anche quella più avanzata, interessa l’alveo del tratto urbano, dalle Grazie vecchie alla Cascinazza - ha spiegato - Si va a regolarizzare l’alveo con la sistemazione del fondo e l’eliminazione delle quattro traverse che vanno a interferire col deflusso idrico, ovvero quella delle Grazie Vecchie, del ponte Colombo, dell’oasi di piazza Castello e del punto in cui il Villoresi interseca il Lambro".

Ultimata questa fase, la capacità di deflusso è destinata ad aumentare la capacità di deflusso fino al doppio dei livelli attuali. Costo previsto sui due milioni di euro. La seconda parte del programma è legata a uno studio di fattibilità per realizzare aree di espansione lungo la tratta che passa nel Parco con tanto di interventi di arginature. Qui i costi previsti nel quadro economico lievitano a sei milioni di euro.

"Si tratta di interventi che, se realizzati, comporterebbero un impatto significativo sul Parco", ha commentato Villa. La terza parte, infine, andrebbe a interessare l’area della Cascinazza con la realizzazione di una vasca di laminazione che consentirebbe di gestire le piene in caso di maltempo. "In questo caso le spese previste aumenterebbero ulteriormente arrivando a qualche decina di milioni di euro. La prima tranche di interventi (nessuno dei quali ancora finanziato), sia per lo stato di avanzamento del progetto che per il piano economico, potrebbe essere il più fattibile".

 

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