Il lungo post del segretario dem di Monza e Brianza sul 25 Aprile e sullo striscione proposto da Anpi
"Inaccettabile vedere amministrazioni comunali della nostra provincia non esporre lo striscione che l'associazione nazionale partigiani italiani ha proposto ad ogni comune"

E' un lungo post su Facebook quello scritto dal segretario dem di Monza e Brianza, Lorenzo Sala. Un post dedicato all'importante anniversario che ci apprestiamo a celebrare domani, 25 Aprile, festa della Liberazione.
Il lungo post del segretario dem di Monza e Brianza sul 25 Aprile
Un lungo post in cui si parte dal 25 Aprile per ripercorrere la rinascita di un Paese "impoverito, distrutto dalla guerra, in crisi economica" che ha saputo riscattarsi sia economicamente che a livello sociale diventando "nel giro di qualche decennio una delle realtà economiche ed industriali più importanti del mondo".
Sala afferma:
"La Liberazione è riuscita perché ha saputo unire chi ha voluto resistere e conquistare la libertà contro chi invece ancora sposava l'ideologia fascista, la violenza e la discriminazione razziale che ha portato in Italia ed in Europa la vergogna e il dramma dei campi di concentramento.
Tra i tanti contributi che ci ha lasciato mi vengono in mente queste parole di Calamandrei: “furono la partecipazione popolare e la spinta dal basso a riproporre con forza l’antifascismo come fondamento della religione civile del nostro paese.”
Anche la Brianza ha conosciuto e vissuto questo protagonismo popolare e dal basso. Quanti racconti ciascuno di noi ha avuto la fortuna di sentire dai propri nonni a proposito di aneddoti ed episodi che hanno animato i nostri paesi e le nostre città: semplici cittadini, preti, insegnanti, medici, infermieri, lavoratori, donne e uomini che hanno corso il rischio di morire anche solo per nascondere o dare rifugio ai partigiani che avevano deciso di imbracciare il fucile per liberare la nostra terra.
Ricordiamo spesso i nostri caduti, le persone morte in quel periodo storico anche grazie alla straordinaria iniziativa delle pietre di inciampo che riporta in ogni comune della nostra provincia tra le altre anche la storia di chi è stato protagonista e vittima della lotta di liberazione sacrificando la propria vita nel nome della libertà".
Il caso dello striscione proposto da Anpi
Lorenzo Sala, Segretario Provinciale PD Monza e Brianza, nel lungo post su Facebook, ribadisce che
"80 anni nell'arco della storia non sono tanti eppure sento di dover scrivere queste parole non solo in qualità di segretario provinciale del PD ma anche come brianzolo che si sente profondamente legato a questo territorio. Infatti non posso esimermi dal non denunciare pubblicamente che è inaccettabile vedere amministrazioni comunali della nostra provincia non esporre lo striscione che l'associazione nazionale partigiani italiani ha proposto ad ogni comune. Questo striscione, privo di loghi e simboli, semplicemente recita: 1945-2025 80° ANNIVERSARIO della LIBERAZIONE.
Sono ben 20 comuni in Brianza (Aicurzio, Besana in Brianza, Biassono, Bovisio, Briosco, Cogliate, Concorezzo, Giussano, Lazzate, Lentate sul Seveso, Lissone, Macherio, Mezzago, Misinto, Muggiò, Renate, Roncello, Seveso, Sovico e Vedano al Lambro) e tutti di centrodestra a non averlo fatto; ma non solo, alcuni di questi hanno deciso persino di non includere ed invitare l'ANPI alle celebrazioni della liberazione che hanno organizzato. E' una vergogna!
Si legge di tutto in questi giorni sui giornali locali, le scuse più assurde che giungono da alcuni amministratori e partiti della destra brianzola coinvolti rasentano il revisionismo storico. Verrebbe anche da ridere davanti a certe affermazioni se non fosse però che parliamo della nostra storia, dei nostri morti e di eroi civili che ci hanno restituito la libertà.
Io penso che sia giusto che tutti i cittadini conoscano questa scelta assurda e mi appello alle forze civiche e liberali che fanno parte di quelle amministrazioni affinché non si girino dall'altra parte ed esortino i loro sindaci a dare il giusto significato al 25 Aprile, a coinvolgere l'anpi nelle celebrazioni e ad esporre uno striscione che è patrimonio di tutte e tutti i cittadini"."Il 25 Aprile è il fondamento su cui poggia la Costituzione Italiana e su cui i sindaci giurano- conclude Sala . È loro compito, nel loro ruolo istituzionale, proteggere la memoria, diffondere la storia e i valori dell'antifascismo e della Resistenza che della Costituzione sono il fondamento.
Nel mondo di oggi davanti ai rigurgiti autoritari e alle minacce antidemocratiche non possiamo più voltarci dall'altra parte. Riconoscere senza se e senza ma la Liberazione vuol dire sapere che senza consapevolezza di quali siano le radici della nostra democrazia non saremo mai in grado di difenderla. Per quanto riguarda noi saremo nelle piazze di ogni nostro comune. W la Resistenza, W la Democrazia, W l'Italia liberata".