Nova Milanese

Il maratoneta 61enne taglia il ventesimo traguardo

Covid, operazione al volto e infortuni articolari non hanno fermato Attilio Terragni.

Il maratoneta 61enne taglia il ventesimo traguardo
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Covid, operazione al volto, infortuni articolari: nulla di tutto ciò, nemmeno a 61 anni, ha potuto fermare il novese Attilio Terragni e la sua passione per la corsa.

Il maratoneta 61enne taglia il ventesimo traguardo

Il maratoneta della società di atletica Asd La Fenice è sceso di nuovo in campo il 3 aprile, alla maratona di Milano, avvicinandosi alle prestazioni che sapeva sfoderare prima delle ultime sventure.

Un avvicinamento tardivo quello al mondo della corsa: «Ho sempre praticato sport, tra tennis e ciclismo. Ho avuto la bici in riparazione per qualche tempo e per non restare fermo ho iniziato a correre, partecipando a dei running day al Parco di Monza».

Era il 2007, Attilio aveva superato i 40 anni ma si è subito innamorato della corsa. «Lì ho deciso di continuare, ma con la maratona: è il massimo, 42 km di fatica e una soddisfazione ineguagliabile» ha ammesso il 61enne.

Il traguardo

Dal vagheggiare un nuovo hobby, a toccare, quest’anno, le 20 maratone corse: «Alla prima mi sono iscritto con un po’ di incoscienza, ma da lì ho iniziato a capire che sarei andato avanti. Con tanta forza mentale e i sacrifici imposti da una buona preparazione sono sempre rimasto sui miei standard, nonostante l’età inizi a remare contro».

Contro l’entusiasmo e la costanza mostrati negli anni, nel 2020 per Attilio inizia un periodo difficile, che lo vede ammalarsi di Covid, subire un’operazione dentistica e venire alle prese con infortuni debilitanti per un corridore. Nulla di tutto ciò è bastato a segnare la resa: «Non ho mai avuto il pensiero di mollare, anche se all'inizio della riabilitazione faticavo a chiudere 10 chilometri. Con il supporto di amici e famiglia e la forza di volontà mi sono rimesso in carreggiata. Quel che mi dico dall’inizio è “correre sempre, camminare se necessario, mollare mai”. Credo di aver fatto fede al mio motto».

Non è certo finita qui: nel 2023 a Ginevra e già quest’anno alla Stramilano, nel solco della resilienza e dell’abnegazione, il maratoneta novese macinare ancora chilometri su chilometri.

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